Il budino in onore dell’imperatrice Eugenia moglie di Napoleone III

Budino dell'imperatrice

Nel 1911 l’imperatrice Eugenia de Montijo, chiese allo chef di corte di poter assaggiare un dolce giapponese a base di riso dal nome molto particolare: Akafuku Mochi.

Lo chef,  in onore dell’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, creò un budino. Fu molto apprezzato a corte e diventò il dolce preferito dell’imperatrice, che decise di sostituire lo zucchero di canna previsto nella ricetta giapponese originale, con quello classico bianco.

Si tratta di un dessert di alta classe a base di latte di riso, panna e frutta candita.

Con un po’ di impegno ed esperienza, è possibile anche ricrearlo a casa.

Ecco gli ingredienti per 10 persone

  • sei fogli di colla di pesce
  • 500 g di panna da montare
  • 200 g di zucchero
  • 100 g di frutta candita
  • 6 tuorli
  • 100 g di farina di riso
  • bacca di vaniglia
  • pizzico di sale

Il procedimento per il budino in onore dell’imperatrice Eugenia moglie di Napoleone III. 

Far ammorbidire la colla di pesce mettendola a bagno nell’acqua.

In un pentola aggiungere latte, la bacca di vaniglia e un pizzico di sale e portare ad ebollizione.

Filtrare e unire la farina di riso e lasciar cuocere per 10 minuti.

Nel frattempo, prendere i sei tuorli di uovo e montarli a bagnomaria con lo zucchero, poi aggiungere al composto la colla di pesce. Unire poi i due composti con una frusta, cioè la pasta di riso e lo zabaglione e lasciar raffreddare.

Poi accorpare la panna montata con un “lecca pentole“.

Versate il budino in uno stampo e mettetelo in frigorifero per circa 2 ore.

Rovesciatelo su un piatto di portata e decorarlo a piacimento con la panna e frutta candita.

Infine, riporre il budino al freddo fino al momento di servirlo.

Questa è una variante della ricetta originale che veniva interpretata dallo chef di corte con l’aggiunta del riso allo zucchero.

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