Il blocco dell’ADSL ferma le famiglie, ecco cosa fare quando la connessione non funziona

Smart Working

Sono giorni che la nostra rete è lenta o, peggio ancora, è assente, e nel contempo, la famiglia è alle prese con smart working e DAD, cosa fare? Il blocco dell’ADSL ferma le famiglie, ecco cosa fare quando la connessione non funziona. Vediamo come possiamo agire verso il nostro operatore inadempiente. La Redazione di ProiezionidiBorsa, in pochi minuti di lettura, illustra ai Lettori come comportarsi in queste situazioni e come tutelarsi quando si subiscono questi disservizi.

Dapprima, è necessario verificare se il guasto effettivamente dipenda dall’operatore, o semplicemente dalla strumentazione in nostro possesso. Per fare questo, l’Agcom mette a disposizione degli utenti uno speed test certificato Ne.Me.Sys, ovvero un software che misura la qualità della nostra connessione.

Cos’è Ne.Me.Sys e perché vale quale test probatorio

È un software, completamente gratuito da scaricare dal sito www.misurainternet.it, e installare sul PC. Il sistema inizierà automaticamente il test. Nel caso in cui la connessione risulti qualitativamente inferiore a quella contrattualmente prevista, il risultato del test costituisce prova dell’inadempimento dell’operatore.

Il relativo certificato andrà trasmesso all’operatore per ottenere il ripristino delle condizioni contrattuali pattuite. Al termine del test, si potrà scaricare il certificato in formato pdf, e trasmetterlo telematicamente cliccando il tasto “invia reclamo all’operatore”, oppure a mezzo racc.ta a.r. Nel sito Misura internet, nella sezione “Contatti operatori”, sono indicati gli indirizzi cui spedire la racc.ta.

Come tutelarsi quando si subiscono questi disservizi

È del tutto evidente che il blocco dell’ADSL ferma le famiglie, ecco cosa fare quando la connessione non funziona. Come detto sopra, qualora i risultati dimostrassero l’inadempimento contrattuale, l’utente potrà presentare reclamo all’operatore entro il termine di 30 giorni. Termine che parte dalla data del certificato. L’utente, in tal modo, potrà richiedere il ripristino delle condizioni previste nel contratto.

Si consiglia di indicare nell’oggetto del reclamo la dicitura “Reclamo Misura Internet”. Dall’invio del reclamo, l’operatore ha 30 giorni per il ripristino dei servizi. L’utente, non prima di 45 giorni dalla data del certificato, dovrà effettuare un secondo speed test con Ne.Me.Sys. Qualora i risultati dovessero essere peggiori rispetto a quelli pattuiti con l’operatore, l’utente, potrà recedere dal contratto senza pagare alcuna penale.

Dovrà inviare la comunicazione del recesso, in uno al secondo certificato, a mezzo racc.ta a. r. o telematicamente dall’area riservata presente sul sito Misurainternet.

Il blocco dell’ADSL ferma le famiglie, ecco cosa fare quando la connessione non funziona

Nel caso in cui, con il reclamo il problema non sia risolto, l’utente può adire l’autorità giudiziaria.

Ma attenzione, c’è ancora un’altra condizione di procedibilità da seguire prima. L’utente, prima di agire in giudizio, ha l’obbligo di esperire un tentativo di conciliazione obbligatoria.  La procedura si può intraprendere innanzi ai Co.re.Com che operano su delega dell’Autorità garante, a livello regionale, mediante la piattaforma online Conciliaweb o altri organismi autorizzati. Ad esempio le Camere di conciliazione presso le Camere di Commercio.

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