Il 3 e 4 ottobre l’Italia al voto in 1.162 Comuni

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Le elezioni dei sindaci e dei consiglieri comunali e circoscrizionali si svolgeranno il prossimo 3 e 4 ottobre in molte città d’Italia. Il 15 e 16 ottobre sono fissati i turni di ballottaggio tra i candidati a sindaco che non hanno ottenuto il 50,1 % dei voti al primo turno. Queste le date delle elezioni amministrative, comunali e circoscrizionali, nei Comuni delle Regioni a statuto ordinario, indicate nel decreto del Ministro Lamorgese del 3 agosto scorso.

Una sfida all’ultimo voto vedrà coinvolti 1.162 Comuni su tutto il territorio nazionale; tra questi, 18 capoluoghi di Provincia, 9 Comuni sciolti per fenomeni di infiltrazioni mafiose e la Regione Calabria, al voto dopo la scomparsa del suo Presidente a gennaio 2020. Urne aperte dunque a Torino, Milano, Bologna, Napoli, Roma, in capoluoghi di Provincia come Novara, Varese, Rimini, Grosseto, Latina, Caserta, Salerno e Cosenza e in tantissimi Comuni di dimensioni minori. 12.015.276 gli elettori in totale chiamati alle urne.

Il 3 e 4 ottobre l’Italia al voto in 1.162 Comuni. Un banco di prova in vista delle elezioni politiche

Le elezioni amministrative d’autunno sono un primo banco di prova per le forze politiche di governo e opposizione. I partiti si sfideranno sul campo per testate le iniziative introdotte finora sui territori e misureranno il gradimento degli elettori. Una tappa importante in vista delle elezioni politiche della primavera 2023 che potranno essere anticipate dalla possibile decisione del Premier Draghi di partecipare all’elezione a Presidente della Repubblica a febbraio 2022.

Programmi elettorali per la ripartenza

Il 3 e 4 ottobre l’Italia al voto in 1.162 Comuni. Intanto si scaldano i motori, si promuovono i candidati a sindaco più competitivi nel suffragio universale e diretto previsto dalla legge e si preparano le liste per il rinnovo dei consigli comunali (art.70 e 71 TUEL – d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267). Ma soprattutto si discute di proposte e programmi elettorali. L’insediamento dei nuovi organi amministrativi porterà sicuramente ad un rilancio dell’attività degli enti locali coinvolti nella competizione elettorale, con un impatto positivo sull’economia dei territori.

Sarà importante, oggi più che mai, valutare i profili dei candidati più idonei e scegliere i programmi elettorali in grado di assicurare la ripartenza dell’economia locale. Sarà indispensabile dare spazio ai candidati e alle forze politiche che si impegneranno, nei prossimi anni, ad attuare a livello locale iniziative in sinergia con gli obiettivi del PNRR e a garantire il buon uso dei fondi europei, negli anni 2021-2026, per il rilancio degli investimenti che il Paese attende da anni.

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