IFO in ripresa, il peggio è alle spalle?

IFO

Dopo tanti dati negativi peggio delle attese e anche in discesa oggi finalmente l’IFO accende una piccola fiammella di aspettative per un miglioramento della situazione economica tedesca.

Beninteso nulla di straordinario ma comunque un piccolo segnale di tenuta che in una fase critica come questa può volere dire tanto.

Più sul piano della fiducia che su quello dei numeri, ma sempre meglio di niente.

Analizziamo insieme i dati odierni.

Tabella principali dati macroeconomici

    Aspettative di business tedesco (Set) 90,8 91,8 91,3
    Valutazione dell’attuale situazione tedesca (Set) 98,5 97,0 97,4
    Indice IFO sulla fiducia delle aziende in Germania (Set) 94,6 94,5 94,3

In effetti le aspettative di business tedesco scivolano ancora fino a quota 90,8 ma poi sia la valutazione e soprattutto l’IFO battono il consensus e ridanno fiato ad analisti ed operatori di borsa.

Gli indici di Borsa in effetti stanno tenendo meglio del previsto.

Risulta evidente il ruolo che la liquidità resa disponibile dalla BCE sta rivestendo: un puntello decisivo per evitare che gli orsi graffino a fondo approfittando di un contesto macro decisamente poco brillante.

Specie appunto in Germania.

Draghi invita la Germania a spendere

In effetti l’ossessione tedesca, quasi in stile genovese/scozzese, per il surplus di bilancio sta veramente cominciando a diventare grottesca.

Un conto è mirare a fare utili come stato quando tutto viaggia per il meglio.

Tutt’altro conto è stringere la cinghia delle finanze pubbliche quando il proprio settore produttivo trainante , l’industria, frena ai limiti della recessione.

Il lato positivo della vicenda è che forse chissà…questi mesi di debacle tedesca stanno insegnando a Berlino e Francoforte l’assurdità delle politiche restrittive imposte ai partner che prima della Germania hanno attraversato fasi economiche critiche.

Angela Merkel e compagnia hanno recepito l’invito a varato un mega piano green per combattere i cambiamenti climatici.

Ma anche qui autofinanziato dall’aumento dei prezzi di benzina e voli aerei.

Ottimo progetto e idea replicabile ma probabilmente non sufficiente per un rilancio dell’industria tedesca che avrebbe bisogno di altro…

E guarda guarda a nostro giudizio la prima mossa sarebbe un allentamento dei parametri e della burocrazia imposta ai partner europei.

Ciò affinché gradualmente si ricostituisca quella classe media “uccisa” dall’austerity e dalla burocracy UE.

In fin dei conti i principali clienti della produzione tedesca non sono sempre stati parte delle classe media attualmente in via di estinzione?

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