I trucchetti che potrebbero utilizzare per venderci pesce scadente e come scoprirli al primo colpo

pesce

Nella piramide alimentare il pesce occupa un posto di tutto rispetto, rientrando tra gli alimenti da consumare almeno 2 volte a settimana.

Ed in effetti si tratta di uno dei cibi più sani e nutrienti, gustoso e ricco di proprietà per l’intero organismo.

A volte, sbagliando, evitiamo di portarlo in tavola perché ritenuto troppo difficile da cucinare ripiegando così su pasti veloci e decisamente meno salutari.

In realtà per consumare del buon pesce e dare il giusto gusto non serve essere degli chef provetti.

In un precedente articolo abbiamo spiegato i 2 trucchetti che pochi conoscono per cucinare un pesce dorato e croccante fuori e tenero dentro.

Davvero, nulla di impossibile.

Ciò su cui invece sarebbe opportuno soffermarsi è la freschezza di ciò che ci viene venduto.

I trucchetti che potrebbero utilizzare per venderci pesce scadente e come scoprirli al primo colpo

Soprattutto quando si parla di alimenti di facile deperimento è bene non prendere alla leggera la qualità del prodotto che stiamo portando in tavola.

Il pesce è proprio uno di questi. Se non conservato adeguatamente perde velocemente in termini di qualità ma soprattutto di sicurezza.

È per questo che è fondamentale essere ben informati su alcuni dettagli da non trascurare assolutamente quando stiamo comprando.

Ecco i trucchetti che potrebbero utilizzare per venderci pesce scadente e come scoprirli al primo colpo.

Cartellino

Leggere attentamente il cartellino del pesce è fondamentale.

Solitamente viene riportato il prezzo, la provenienza, il metodo di produzione (allevamento o pescato), la zona di cattura.

Se manca una di queste informazioni, dovremmo già essere in allerta.

Altri dettagli a cui prestare attenzione per non farci fregare

Un dettaglio a cui prestare attenzione ed a cui molti non fanno caso è la stagionalità.

Anche il pesce infatti, come frutta e verdura, ha un periodo specifico di pesca.

Ad esempio, il tonno rosso in Italia è reperibile tra febbraio e marzo e tra agosto e settembre, mentre il totano tra maggio e luglio.

Il pesce San Pietro invece è tipico dei mesi tra gennaio ed aprile.

Conoscere la stagionalità del pesce può darci modo di scoprire indicazioni falsate sul cartellino, soprattutto se spacciato come fresco e pescato in Italia.

Oltre a questo ovviamente odore, consistenza e aspetto del pesce restano degli indicatori fondamentali.

Un buon pesce dovrebbe avere occhi neri e sporgenti, un colore brillante e delle branchie rosso accese, meglio ancora se un po’ sanguinanti.

Basterà chiedere al venditore di mostrarcelo ed osservarlo con attenzione per poterci assicurare di non essere di fronte ad una fregatura.

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