I titoli del lusso che piacciono agli investitori

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Le due maggiori Banche centrali, quella statunitense e quella europea, sono sempre più protagoniste. Infatti Washington ha da poco scoperto che i nuovi posti di lavoro registrati ad agosto sono di gran lunga inferiori alle attese.

Tradotto in numeri: 235mila nuovi posti creati contro previsioni che guardavano ad oltre 732mila. Sebbene agosto sia un mese un poco particolare, è indubbio che una doccia fredda di questo tipo si farà sentire sulle eventuali decisioni della FED. Rallentando ogni velleità di exit strategy. Invece, nel Vecchio Continente è la BCE ad attirare le attenzioni degli osservatori.

Sebbene la sua intenzione fosse, almeno fino a qualche giorno fa, quella di cercare di iniziare a capire come chiudere i rubinetti, gli ultimi dati macro in arrivo dalla Cina, potrebbero farle cambiare direzione. Infatti il PMI manifatturiero di agosto di Pechino, reso noto nei giorni scorsi ha evidenziato una virata, si spera momentanea, in territorio di contrazione. Anche in questo caso la conferma arriva dai numeri: 49,2 punti.

I titoli del lusso che piacciono agli investitori

Intanto sui mercati si respira un’aria di fiducia su un settore che potrebbe avere nuovi impulsi da più fronti. Compresa la Cina. Nello specifico si tratta del lusso. Anzi, per la precisione i titoli del lusso che piacciono agli investitori includono nomi a livello internazionale. Un esempio arriva dal report di Société Generale che vota per un rating buy su Kering (target a 875 euro) e LVMH (t.p 814 euro) mentre per Burberry (2282 pence) il rating è hold. Salvatore Ferragamo e Brunello Cucinelli, invece, sono entrambi sell con un target rispettivamente a 12 e 23 euro.

In particolare Kering e LVHM sono finiti nel mirino anche degli analisti di Berenberg che li definisce vincitori strutturali, ottimi esempi per chi punta su un orizzonte di lungo periodo. Infatti gli esperti di Berenberg hanno deciso di guardare alla Cina come market mover determinante per il futuro. Infatti il consumatore cinese rivestirà importanza sempre maggiore nei prossimi anni, importanza che, già da oggi, riguarda un terzo della spesa mondiale. Intanto, sempre da Pechino, il presidente Xi Jinping ha annunciato la nascita di una nuova Borsa valore per dare una mano a piccole e medie imprese nel raccogliere capitali da iniettare nel sistema produttivo.

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