I titoli da comprare del settore energia sul Ftse Mib

I titoli da comprare

Saipem corre oggi a Piazza Affari. Ma anche Eni conquista un rating buy.  I titoli da comprare del settore energia sul Ftse Mib

La panoramica

Saipem, come detto, è in corsa per il primo posto, oggi, sul Ftse Mib. Intorno alle 11, infatti, l’ex spin off di Eni conquista un ottimo +2,5%. A suo favore, come spesso accade, una serie di fattori, primo fra tutti il rialzo del greggio. Infatti nello stesso momento il Brent era fotografato a 59 dollari al barile (+0,5%) e il Wti a 54 (+0,7%). Inoltre Saipem offre spunti anche in virtù di quanto avviene dall’altra parte dell’oceano. In particolare con lo scorporo del colosso franco-americano TechnipFMC. L’operazione darà vita a due società indipendenti e quotate in Borsa: RemainCo, che si occuperà dei servizi e della tecnologia, e SpinCo, focalizzato sul settore ingegneria e costruzioni. Buone notizie anche per Eni che, sempre grazie alla ripresa del greggio,vanta a Piazza Affari un +1,15%.

I titoli da comprare

A completare il quadro, anche il report di SocGen che suggerisce i titoli petroliferi con il miglior dividend yield. Tra questi, appunto, anche Eni (con target price a 17,5 euro), il cui rendimento è del 6,5% nell’esercizio 2019 e del 6,7% nel 2020. A suo favore un giudizio di acquisto (buy) con target price 17,50 euro. Ma non è la sola. Allargando la visuale, infatti, da SocGen consigliano anche, dalla Gran Bretagna, Bp (target price a 650 pence), il cui dividend yield è del 6,9% nel 2019 e del 7% nel 2020 e, dalla Francia, Total (cedola al 6,1% nel 2019 e 6,2% nel 2020). A favore di quest’ultima anche un -6% da gennaio, calo che può essere visto come una buona finestra d’ingresso. Altro buy è quello su Shell (B). Per la società olandese il dividend yield è del 6,8% nel 2019 e del 7% nel 2020 (t.p2.900 pence). Calo anche per lei: da gennaio si registra un -4%.

Previsioni sul petrolio

Ma la ripresa del petrolio non è un dato certo. Infatti la tendenza ribassista registrata ad agosto potrebbe continuare nelle prossime settimane. Il motivo? La pietra d’inciampo è la questione dell’accordo sul nucleare iraniano: una possibile intesa, sebbene al momento sia prematuro anche pensarlo, potrebbe portare ad un allentamento, se non una cancellazione, delle sanzioni imposte a Teheran.

Approfondimento

Titoli azionari italiani indicati nell’articolo Raccomandazioni e Schede tecniche

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