I segreti più intimi delle vittime di Pompei svelati dagli scavi 

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Nel sito di Pompei si lavora ormai dal 1800, ma gli scavi archeologici non hanno mai smesso di restituire scoperte straordinarie. Rimasta sotterrata dalle polveri del Vesuvio nel 79 d.C., la città di Pompei è in parte ancora da scoprire. Team di archeologi provenienti da tutto il mondo lavorano senza sosta per restituirci gli ultimi attimi di vita degli abitanti di Pompei.

L’ultima esaltante scoperta risale solo a pochi giorni fa. Due vittime dell’eruzione del Vesuvio sono state rinvenute in Località Civita Giuliana, a 700 metri dalla città di Pompei. I due pompeiani sono stati colti dalle polveri dell’eruzione mentre erano nel criptoportico di una villa romana. Nella stessa abitazione erano stati anche rinvenuti dei cavalli bardati, probabilmente pronti per la fuga.

Perché l’eruzione del Vesuvio è stata letale?

Nel 79 d.C. improvvisamente il Vesuvio eruttò e le sue polveri sommersero Pompei, Ercolano e le altre città della zona. Ma come mai questa eruzione è stata letale? Come mai gli abitanti di Pompei non scapparono? Per capirlo dobbiamo addentrarci un po’ di più nella storia.

La prima fase dell’eruzione iniziò nel pomeriggio del 24 ottobre e non sembrò di grande importanza. I cittadini di Pompei assistettero a una pioggia di pomici durata 7 ore, alla quale sono sopravvissuti. La mattina seguente, però, iniziarono i veri problemi. Due bollenti correnti piroclastiche raggiunsero Pompei improvvisamente e ne uccisero la maggior parte dei cittadini.

I segreti più intimi delle vittime di Pompei svelati dagli scavi

La grande quantità di cenere caduta su Pompei ha sotterrato i corpi delle vittime per millenni e ha fatto sì che questi arrivassero fino a noi. L’aspetto interessante è che la cenere ha mantenuto la forma delle persone sepolte anche dopo la decomposizione dei loro corpi. In questo modo gli archeologi possono oggi ricostruire l’aspetto degli abitanti di Pompei anche se non abbiamo più vestiti e corpi.

Proprio a causa della loro morte improvvisa, è possibile conoscere i segreti più intimi delle vittime di Pompei svelati dagli scavi. Per esempio, negli anni ’20 del 1900 vennero rinvenuti due corpi abbracciati. Per molti anni si pensò che questi fossero marito e moglie. Lo studio dei corpi mediante le tecnologie più avanzate ha recentemente smentito questa ipotesi e ha rivelato che i due individui erano giovani uomini, forse amanti abbracciati nell’ultimo istante di vita.

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