I probabili scenari sui mercati per i prossimi 3 mesi

inflazione

Lo spettro di un’inflazione più lunga e soprattutto più forte del previsto si sta pian piano unendo al resto delle altre preoccupazioni che agitano il sonno degli analisti. La tempesta che si è vista in Cina con il quasi certo default di Evergrande, potrebbe trovare nuova linfa con un altro protagonista, sebbene più piccolo: Fantasia Holding.

Di fatto si tratta di un attore minore ma la dinamica molto simile fa pensare che si stia osservando la punta di un iceberg che, forse, solo l’intervento del Governo centrale potrebbe gestire. Il tutto mentre la madre di tutte le incognite, e cioè la variante Delta, potrebbe tornare a furoreggiare con l’arrivo della stagione fredda. Insomma, i probabili scenari sui mercati per i prossimi 3 mesi possono variare e non poco. Anche se, in percentuale, sembra che l’inflazione e l’andamento del prezzo del gas saranno l’ago della bilancia. Caso emblematico è proprio quello del gas il cui prezzo è quintuplicato da gennaio. Troppo per evitare che molti impianti industriali si fermino. All’origine sembrerebbero esserci mosse strategiche da parte della Russia. Resta il fatto che anche gli energetici dovranno essere un fattore da monitorare per i prossimi mesi.

La scorsa settimana i mercati statunitensi hanno iniziato a rivedere le proprie certezze. Certezze che riguardavano non solo l’azionario ma anche l’obbligazionario. Ed è anche per questo motivo che il rialzo visto sui rendimenti dei buoni del Tesoro Usa ha fatto riflettere sul futuro dei mercati. Ancora di più visto il prossimo dietrofront delle Banche centrali.

I probabili scenari sui mercati per i prossimi 3 mesi

Parallelamente sono state tagliate non solo le previsioni di crescita dei mercati ma anche quelle di crescita economica di nazioni come Cina e Stati Uniti. E nel caso di un rallentamento della crescita è inevitabile mettere in conto anche un rallentamento degli utili. Inoltre, visto il rincaro su materie prime ed energetici, non è da escludere che si possano registrare nuovi aumenti sui costi dei trasporti. Oltre che della produzione.

Un’inflazione, quindi, ancora i risalita, complici ulteriori iniezioni di liquidità di FED, BCE ed affini per supportare l’economia in fase di rallentamento. In questo scenario non è da escludere nemmeno che si possano delineare tutti gli elementi tipici della stagflazione. Un’inflazione alta potrebbe essere gestita bene solo in caso di crescita economica forte. Ma una crescita bassa con un’inflazione alta, qualora questo scenario dovesse perdurare, potrebbe riportare nuovamente in pista le Banche centrali e le mosse per riuscire a controllare il costo del denaro.

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