I prezzi degli immobili salgono nell’area euro mentre in Italia il mercato immobiliare da un decennio è in sofferenza

È stato pubblicato, giusto pochi giorni fa, il Rapporto sulla stabilità finanziaria di Banca d’Italia. In esso si passano in rassegna le principali grandezze macroeconomiche del Paese.

In particolare, Banca d’Italia certifica che i prezzi degli immobili salgono nell’area euro. Mentre in Italia il mercato immobiliare da un decennio è in sofferenza. Vediamo di capirne di più.

I prezzi delle abitazioni nei vari mercati immobiliari

Durante il primo semestre 2020 i volumi delle case oggetto di compravendite sono scesi per le ovvie limitazioni legate alla pandemia. In merito ai prezzi degli immobili, è risaputo essi, di solito, si muovono con ritardo rispetto ai volumi.

Questo avviene per via della vischiosità del relativo mercato. Tuttavia, dal Rapporto si evince come i prezzi degli immobili salgono nell’area euro, mentre in Italia il mercato immobiliare da un decennio è in sofferenza.

Il riferimento è alla figura (a) del riquadro (Fonte: Banca d’Italia). Da essa si evince come, dal 2008 ad oggi, il trend dei prezzi degli immobili residenziali sia in salita nella media dei Paesi euro (circa +19 in 12 anni).

In Stati, quali Francia e Germania, i valori sono mediamente saliti, rispettivamente, del +10% e +56%. Invece in Paesi, quali Spagna e Italia, la situazione è inversa. In Spagna, perché, durante la crisi dei debiti sovrani del decennio scorso il mercato si ritrovò con un forte eccesso di offerta rispetto alla domanda.

In Italia, la situazione è più frastagliata e vede più componenti messe assieme. Eccesso di offerta; invecchiamento della popolazione; calo demografico; redditi reali che risultano non cresciuti più di tanto, o meno rispetto alla media UE.

Bankitalia immobiliare

Il trend del mercato residenziale

Secondo il citato Rapporto, nel secondo semestre 2020, la situazione, sul fronte dei volumi, sembra in buon recupero. Anche se, c’è da giurarci, anche i lockdown a macchia di leopardo di queste settimane alla fine incideranno. Insomma, almeno per il 2020 per il mondo real estate sarà un anno da dimenticare.

Secondo il campione degli agenti immobiliari analizzato da Banca d’Italia, nei mesi a venire, l’attuale crisi inciderà anche sulla dinamica dei prezzi degli immobili. Attesi ovviamente in leggera flessione.

Al riguardo abbiamo estratto, da un noto portale immobiliare, i dati in merito ai valori degli immobili “usati”. In quest’autunno 2020, in termini di valori assoluti, i prezzi medi più alti delle case usate in vendita sono tutti al Nord. Abbiamo infatti il Trentino (2.476 euro al mq) in testa, seguito da Liguria (2.474 euro al mq) e Valle d’Aosta (2.439 euro al mq).

Sull’altro fronte, i prezzi medi più bassi si rinvengono al Sud. Troviamo, infatti, Calabria, Molise e Sicilia ai primi tre posti, con prezzi al mq pari, rispettivamente, a 907 euro , 911 euro e 1.054 euro.

Il mercato immobiliare non residenziale italiano

Il Rapporto prende anche in esame, nel dettaglio, la situazione del mercato degli immobili non residenziali (lettera (c) della figura). Qui la situazione per il nostro Paese è ancora più drammatica, con prezzi e volumi crollati nel corso del 2020.

Non solo: ma per questo pezzo del real estate le prospettive sono date in peggioramento. In questo caso, il peso dello smart working si farà sentire in tutta la sua gravità, che praticamente eroderà i volumi trattati. A seguire, un’altra dura, quanto semplice, legge del mercato, farà sentire la sua voce. Ossia quando la domanda crolla i prezzi non possono non seguire a ruota.

Ecco, dunque, illustrato, in sintesi, perché i prezzi degli immobili salgono nell’area euro, mentre, in Italia, il mercato immobiliare, da un decennio è in sofferenza. Infine, in quest’articolo illustriamo cosa e come si trasforma realmente un immobile, facendogli acquisire ulteriore valore da monetizzare sul mercato.

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