I possessori dei Buoni Fruttiferi Postali non hanno vita semplice

buoni fruttiferi postali

Negli anni ’80 i Buoni Fruttiferi Postali erano stati uno strumento di risparmio garantito, flessibile e redditizio. Oggi gli italiani continuano ad acquistare questo prodotto perché permette di investire piccole somme  con la protezione offerta dalla garanzia dello Stato. Ma la redditività non è più come quella di una volta. Purtroppo i tempi cambiano e i possessori dei Buoni Fruttiferi Postali non hanno vita semplice. Il riferimento è ai vecchi Buoni Postali.

Infatti sono all’ordine del giorno varie dispute per farsi riconoscere gli interessi giusti. Il collegio di Napoli, ultimo in ordine di tempo, si è espresso su un ricorso. L’Arbitro Bancario Finanziario ha pubblicato sul proprio sito la decisione.

Vediamo cosa è successo. Un risparmiatore ha un Buono Fruttifero Postale emesso nel giugno 1988 della serie P. L’intermediario non ha voluto riconoscere l’importo dovuto. Perciò il possessore del Buono Fruttifero Postale ha intentato un ricorso.

In cosa consiste il ricorso

Il risparmiatore ha lamentato il fatto che l’intermediario ha valutato il rendimento in base alla serie Q per tutti i 30 anni. Poste Italiane ha risposto che il buono era a tutti gli effetti di quella serie. Perciò il rimborso doveva rispettare quella serie: interesse composto fino al 20esimo anno (8%, 9%, 10,5% e 12%). Per gli altri dieci anni consecutivi, invece, l’interesse doveva essere semplice (12%).

La decisione del Collegio

Il Collegio si è reso conto che nella nuova tabella dietro al titolo era inserito il rendimento solo per i primi 20 anni. Per questo motivo il Collegio ha sentenziato che l’intermediario deve rideterminare gli interessi rispettando i tassi presenti sulla tabella originaria.

Purtroppo per il possessore del Buono Fruttifero Postale la strada per il riconoscimento è lunga. Poste Italiane compare tra gli intermediari inadempienti. Perciò il risparmiatore deve chiamare in causa Poste Italiane portando come prova anche la decisione dell’Arbitro Bancario Finanziario. Perciò i possessori dei Buoni fruttiferi postali non hanno vita semplice.

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