I piedi di loto, una tortura cinese

piedi

La Cina è una delle potenze mondiali con la popolazione più alta del mondo. La sua cultura millenaria è spesso stata confrontata con quella europea, a volte con risultati sconvolgenti per noi europei.

Le tradizioni cinesi, infatti, sono lontane anni luce rispetto alle nostre e molte cose che per loro erano normali, oggi ci sembrano impossibili. Una tradizione antichissima, i piedi di loto, è in realtà una tortura cinese sviluppata nel corso dei secoli.

In cosa consiste

I piedi di loto, una tortura cinese, sono una trasformazione che vede protagonista il piede femminile. Il piede, costretto in fasce sempre più strette, viene deformato in modo che la donna abbia movimenti limitati e non riesca a camminare più velocemente dell’uomo.

I piedi venivano fasciati stretti, per permettere alle dita di toccare il tallone della donna. Venivano curati ogni giorno. Infatti, le infezioni erano molto frequenti e per prevenirle si tagliavano le unghie molto corte, per non permettere che infettassero la carne. Una delle conseguenze dei piedi di loto è infatti la perdita delle dita o la cancrena.

Il piede deformato aveva due particolarità.

La prima era ripiegare tutte e quattro le dita principali sotto la pianta del piede, quasi vicino al tallone. La seconda era avvicinare l’alluce al tallone quanto più possibile, deformando quindi le articolazioni del piede stesso.

Per mantenere questa struttura vennero inventate scarpe apposite, che tendevano a dare più equilibrio alle povere donne che non avevano più piedi funzionanti. I piedi di loto, una tortura cinese, erano fondamentali per lo status di donna maritata in Cina. Un decreto imperiale mise al bando questa pratica nel 1905, ma ci vollero più di cinquant’anni perché i cinesi abolissero del tutto la pratica e abbandonassero questa tradizione. In Cina ci sono ancora donne anziane, specie le nonne e le bisnonne, che hanno ancora il piede a forma di “loto”.

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