Molti studi hanno evidenziato un risvolto del coronavirus che è passato un po’ in sordina: la salute psicologica degli individui. Infatti tutti noi, da un anno a questa parte, viviamo in un costante clima di terrore. Lontani da parenti e amici.
Oltre alla paura di ammalarsi e di infettare i nostri cari, poi si aggiunge anche l’ansia di arrivare a fine mese. Nonché il disperato tentativo di continuare a portare avanti la propria routine senza perdere colpi.
Oggi parliamo di alcuni segnali di ansia che dovrebbero farci riflettere e correre ai ripari. Ecco i pericolosi effetti dello stress che la maggior parte di noi tende a sottovalutare.
Il burnout
Come già specificato, nel corso della scorsa quarantena, e in questo attuale stato di semi-lockdown la depressione e i disturbi d’ansia sono schizzati alle stelle. A fare lo scotto di questa drastica riduzione della socialità sono state soprattutto le categorie più fragili, i ragazzi e gli anziani. Vediamo insieme quali sono i segnali che ci devono fare preoccupare.
Gli indizi di questo stato fisico e mentale
I sintomi più comuni di questo malessere psicologico possono manifestarsi sia separatamente che tutti insieme. I comportamenti più comuni implicano:
- irritarsi quando non si riescono a svolgere le mansioni quotidiane, anche quelle più semplici;
- evitare situazioni sociali o potenzialmente piacevoli;
- passare troppo tempo in modalità zombie davanti alla televisione o sul telefono, abusando specialmente dei social;
- non prendersi cura di sé stessi, ad esempio non cambiandosi i vestiti adeguatamente e non lavandosi abbastanza spesso;
- cadere in una spirale di pensieri sempre più negativi.
Oggi abbiamo elencato quali sono i pericolosi effetti dello stress che la maggior parte di noi tende a sottovalutare. Se si è interessati a scoprire altre curiosità su come vivere meglio, basta consultare questo articolo che parla delle personalità che dobbiamo evitare: “Scoprire se gli amici invidiosi o i familiari tossici sono dei pericolosi vampiri energetici”.
