I pensionati iniziano a sudare freddo in vista della Manovra

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Vediamo perché i pensionati odiano tanto il fine anno. In questi mesi, il Governo si accinge a mettere a punto nuove direttive per l’anno successivo. Purtroppo, c’è una categoria che puntualmente viene calpestata. Perciò, i pensionati iniziano a sudare freddo in vista della Manovra. Il sindacato dei pensionati afferente alla Cgil fa suonare il campanello di allarme. Infatti si profila l’ennesima beffa. I pensionati rischiano il prolungamento del blocco della rivalutazione degli assegni.

La bozza della Legge di Bilancio

Attualmente siamo nel campo delle ipotesi, il sindacato, però, ha avuto modo di visionare la bozza della prossima Legge di Bilancio. Per questo motivo, i vertici del sindacato hanno subito alzato barricate. Ma cosa è previsto? Lo Spi-Cgil ha denunciato lo slittamento al 2023 del sistema di rivalutazione. Purtroppo, non è la prima volta che accade. Anzi, una storia che si ripetete continuamente. Questi rinvii avvengono dal 2011. Tutti i Governi che si sono succeduti hanno optato per questi blocchi. Tale meccanismo doveva essere ripristinato dal 1° gennaio 2022.

Potere di acquisto

Di conseguenza le pensioni avrebbero recuperato maggiore potere di acquisto. Infatti, negli ultimi dieci anni, i pensionati sono la categoria più bistrattata. Il sindacato Spi-Cgil chiede un gesto di generosità. I pensionati hanno già dovuto pagare pesantemente le scelte politiche ed economiche. C’è un rimedio per evitare questa ingiustizia?

Il sindacato, in rappresentanza di milioni di pensionati, chiede un confronto al Governo.

Cosa c’è scritto

Inoltre nella bozza della Legge di Bilancio ci sono altri cambiamenti. Il prelievo sulle pensioni sopra i 130mila euro resterà in vigore fino al 2021.

Altre misure previste, in attesa di conferma, sono l’Ape sociale fruibile anche nel 2021 e Opzione Donna. Inoltre i lavoratori esposti all’amianto manterranno nel 2021 i requisiti ridotti di accesso alla pensione.

L’INPS rassicura

Il pensiero degli anziani è di prendere la pensione. Su questo punto l’INPS ha chiarito: l’equilibrio dei conti dell’Istituto non è in discussione. Perciò non c’è nessun rischio né per le future prestazioni. Nonostante le conferme, i pensionati iniziano a sudare freddo in vista della Manovra.

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