I peggiori  titoli a Piazza Affari per valore

Come abbiamo selezionato i peggiori  titoli a Piazza Affari per valore?

Innanzitutto incominciamo col chiarire che cosa si intende per valore. Per ogni titolo è stato considerato il suo fair value, il PE, il PEG ed il PB (NB . Per ciascuna variabile è stato assegnato un punto a seconda se il titolo è superiore o meno al suo settore di riferimento e al mercato italiano. Ad ogni titolo, quindi, è stato assegnato un punteggio che va da 0 a 6. Un valore di 6 indica un titolo fortemente sottovalutato sul quale investire; 0, invece, un titolo fortemente sopravvalutato dal quale fuggire.

Per il dettaglio di come è costruito il punteggio si rimanda alla pagina seguente.

  • Price-to-Earnings (PE) ratio

    • E’ un indice utile per le aziende redditizie che generano un utile netto costante nel tempo.
    • Il rapporto PE è utilizzato per dare un’indicazione del valore del prezzo dell’azione in funzione dell’utile netto per azione della società. Come indice di mercato, fornisce un’indicazione in forma abbreviata della valutazione relativa di un’impresa e consente di confrontare la valutazione tra imprese, rispetto a un settore industriale o al mercato azionario nel suo complesso.Più alto è il rapporto PE, più “costoso” è considerato il titolo. Ad esempio, un’impresa con un coefficiente di PE pari a 25 volte sarebbe considerata più “costosa” di un’impresa con un coefficiente di PE pari a 15 volte, oppure il PE medio dell’intero mercato pari a 18 volte.
  • Price-to-Earnings Growth (PEG) ratio

    • Adatto ad aziende redditizie con una previsione di crescita dell’utile netto in futuro.
    • Il rapporto PEG è utilizzato per dare un’indicazione del valore del prezzo dell’azione in funzione della crescita dell’utile netto per azione di una società. Simile al PE, in quanto metodo basato sul mercato, permette di confrontare il livello di crescita e di utili di un’impresa con il suo settore industriale o con il mercato azionario in senso lato.Quanto più alto è il rapporto PEG, tanto più “costoso” il titolo viene considerato tenendo conto del tasso di crescita degli utili dell’azienda. Ad esempio, un’azienda con un rapporto PEG di 1,2 sarebbe considerata più “costosa” rispetto ad un’azienda con un rapporto PEG di 1,0. Le azioni sono considerate come aventi un rapporto PEG “equo” tra 0,8 e 1,0.
  • Price-to-Book (Price-to-Book) ratio (PB)

    • Adatto per aziende con elevati livelli di attività materiali, o in perdita.
    • Il PB ratio è utilizzato per dare un’indicazione del valore del prezzo dell’azione in funzione del “valore contabile” di un’azienda. Il valore contabile è calcolato come attività meno attività immateriali meno passività per azione – in altre parole le attività materiali nette detenute dall’azienda.Il PB ratio consente di confrontare la valutazione tra imprese, rispetto a un settore industriale o al mercato azionario nel suo complesso.Quanto più alto è il rapporto PB, tanto più “costoso” il titolo viene considerato sulla base delle immobilizzazioni materiali nette dell’azienda. Ad esempio, un’azienda con un rapporto di PB di 4,0 sarebbe considerata più “costosa” rispetto ad un’azienda con un rapporto di PB di 3,0.

Nella nostra analisi abbiamo considerato solo i titoli con capitalizzazione di mercato superiore al miliardo di dollari. 64 società di Piazza Affari rispondono a questo criterio e le ultime dodici sono elencate nella figura seguente. Se si considera soltanto il valore del titolo, la peggiore società di Piazza Affari è Interpump seguita da Campari e Amplifon. Completano i primi cinque posti delle società peggiori Nexi e EiTowers.

Società di Piazza Affari con capitalizzazione superiore al miliardo di dollari ordinate per il loro valore ascendente (si veda testo per la definizione).

Società di Piazza Affari Campari con capitalizzazione superiore al miliardo di dollari ordinate per il loro valore ascendente (si veda testo per la definizione).

Qui di seguito ci occuperemo dell’analisi tecnica di Campari.

I peggiori titoli a Piazza Affari per valore: analisi tecnica e previsionale sul titolo Campari

Campari (CPR) ha chiuso la seduta del 22 maggio a 9,155€ in ribasso dello 0,44% rispetto alla seduta precedente.

Sul titolo è in corso una proiezione rialzista che punta al I° obiettivo di prezzo in area 9,9176€. Su questo cammino c’è il solo ostacolo costituito dalla resistenza in area 9,3683€. Al superamento del I° obiettivo di prezzo le quotazioni si dirigerebbero verso il II° obiettivo di prezzo in area 11,3565€.

Segnali ribassisti si avrebbero con chiusure giornaliere inferiori a quota 9,028€.

Campari: proiezione rialzista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

Campari: proiezione rialzista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

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