I motivi per cui nei prossimi mesi l’indice sul quale puntare è quello del Regno Unito, il Ftse 100

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Moltissimi sono i motivi per cui nei prossimi mesi l’indice sul quale puntare è quello del Regno Unito. Il primo banale è legato al fatto che trattasi dell’unico indice tra quelli principali a non avere ancora superato i massimi pre pandemia.

Eppure le recenti previsioni sull’economia del Regno Unito sono tra le migliori tra i Paesi del G7. Secondo uno studio di Goldman Sachs, nel 2021 crescerà più di tutti, anche degli Stati Uniti di Joe Biden: +7,8% di Pil contro +7,2%. La Banca d’Inghilterra vede una crescita del PIL nel 2021 del 7,25%, con un ritorno ai livelli pre pandemia nel 2022.

Dal punto di vista borsistico l’indice inglese sta pagando la pessima lotta al Covid 19 durante i primi mesi, quando il governo Johnson ha commesso errori su errori portando il Paese sull’orlo del baratro. La reazione, però, è stata eccezionale e con una campagna vaccinale poderosa il Paese si è ripreso ben prima degli altri Paese del G7. Questo doppio andamento della lotta al Covid 19 in Gran Bretagna è chiaramente visibile nel grafico seguente, dove è riportato il confronto tra la performance del Ftse 100 e quella dell’S&P500 assumendo come riferimento il 1 gennaio 2020.

Vediamo come l’indice americano abbia fatto molto meglio rispetto al Ftse 100, il gap è stato costruito tutto durante la prima fase della pandemia. Da un certo punto in poi i due andamenti si sono allineati.

Si comprende, quindi, come un migliore andamento dell’economia del Regno Unito si dovrebbe tradurre in una migliore performance borsistica.

Ma quali sono i possibili obiettivi del Ftse 100?

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I motivi per cui nei prossimi mesi l’indice sul quale puntare è quello del Regno Unito: le indicazioni dell’analisi grafica

Alla chiusura del 7 giugno il Ftse 100 ha visto chiudere le sue quotazioni a 7.066 in ribasso dello 0,04% rispetto alla seduta precedente.

Come si vede dal grafico le quotazioni si trovano ad affrontare una prova molto impegnativa: il superamento della fortissima resistenza in area 7.170. Questo livello è particolarmente importante per due motivi: corrisponde al I obiettivo di prezzo della proiezione rialzista in corso; già in passato ha fermato l’ascesa delle quotazioni. In particolare rappresenta il livello di prezzo dal quale è iniziata la discesa scatenata dalla pandemia.

La chiusura di giugno, quindi, sarà particolarmente importante in quanto qualora il trimestre dovesse chiudere sopra area 7.170 le quotazioni esploderebbero verso gli obiettivi successivi indicati in figura. Il potenziale rialzo oscilla tra il 40% nel caso in cui venga raggiunto il II obiettivo di prezzo e oltre il 70% nel caso in cui si raggiunga il III obiettivo di prezzo.

La mancata rottura della resistenza, invece, potrebbe riportare le quotazioni in area 6.200.

Da notare che per il terzo trimestre consecutivo lo Swing Indicator sta dando un segnale di acquisto.

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Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.

 

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