I migliori metodi per smettere di fumare

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Non c’è bisogno di spiegare perché smettere di fumare sia un’ottima decisione. I danni del fumo sulla salute sono quasi innumerevoli, e anche se provassimo ad ignorarli, gli effetti dell’intossicazione sono visibili sulla pelle. L’aria che respiriamo e facciamo respirare a chi ci sta vicino se fumiamo è incredibilmente malsana. La cosa difficile da capire non è perché smettere, ma come farlo. Almeno il 30% dei fumatori italiani cerca di smettere, ma non ha successo. Chi riesce, di solito necessita di più di un tentativo.

Quali sono i migliori modi per smettere di fumare?

Il primo passo

Per orientarsi tra i vari metodi proposti da esperti e dalla cultura popolare, può essere utile analizzare prima la propria situazione.

Da quanto fumiamo, e perché abbiamo cominciato? Quanto fumiamo? Cosa c’è nelle sigarette e perché fanno male? Perché vogliamo smettere? È importante prendere coscienza della propria storia personale e visualizzare i benefici ottenibili smettendo di fumare. Infatti il tabagismo nasce dall’abitudine, cioè dall’innescarsi di una serie di pratiche che diventano automatiche. I meccanismi automatici si riescono a bloccare e disinnescare con la consapevolezza.

Stilare una lista dei pro e i contro aiuterà ad avere una misura oggettiva di quanti vantaggi ci aspettano.

Per facilitare questo percorso personale possono tornare utili una guida ed un diario su cui annotare i progressi. L’Osservatorio fumo alcol e droga dell’Istituto Superiore di Sanità ne ha messa a disposizione una versione da scaricare e stampare.

In questa fase può essere utile rivolgersi al Telefono Verde contro il Fumo (TVF) 800 554 088. È un servizio di consulenza nazionale, anonimo e gratuito.

I migliori metodi per smettere di fumare e affrontare le crisi d’astinenza

Per uscire dalla dipendenza da fumo di tabacco possono aiutare le terapie sostitutiva della nicotina. A disposizione abbiamo cerotti, gomme da masticare, pillole o inalatori. Contengono piccole quantità di nicotina e questo allevia i sintomi dell’astinenza, che possono essere pesanti all’inizio della disintossicazione. I primi quattro giorni sono i più duri.

Anche se questi dispositivi non hanno obbligo di ricetta, è utile consultare il medico per avere un’idea dei giusti dosaggi e tempi di assunzione.

È invece strettamente necessaria la ricetta medica per le terapie farmacologiche a base di bupropione o di vareniclina. Questi farmaci agiscono a livello cerebrale riducendo il desiderio di fumare e attenuando anche i sintomi da astinenza.

Il supporto sociale e psicologico

Ricevere supporto e motivazione da professionisti preparati può fare la differenza.
In Italia esistono Centri Antifumo che offrono proprio questo tipo di sostegno.
È possibile seguire una terapia individuale, solitamente con il metodo cognitivo-comportamentale o il counseling.

Si dimostrano preziose anche le terapie di gruppo. Tanto possono fare la condivisione e la reciproca motivazione tra persone che perseguono il medesimo obiettivo e che attraversano difficoltà simili.

I migliori metodi per smettere di fumare se scegli il fai-da-te

Prerequisiti: grande forza di volontà; autodisciplina, altissima motivazione.

Non è impossibile, ma di solito risulta molto più difficile fare completamente da soli.

Il supporto si trova su libri, manuali e video motivazionali.

Le strategie vanno dal coinvolgimento dei propri cari all’instaurazione di nuove abitudini salutari.

Tra queste, le più efficaci sono bere molta acqua, mangiare sano, ridurre alcolici, caffeina e sostanze eccitanti, fare sport, meditare.
Alcuni alimenti sono particolarmente utili per affrontare la difficile transizione.

 

Si rivela una scelta vincente integrare i diversi metodi tra loro, creando un piano personalizzato.

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