I mercati sono fiduciosi con i listini in rialzo in attesa delle Banche centrali

Inflazione

Mentre la FED si avvia a prendere le sue decisioni in materia di politica monetaria, arriva dalla Gran Bretagna un’altra conferma di un’inflazione che, a livello mondiale, non accenna a placarsi. Infatti le ultime cifre pubblicate poche ore fa parlano di un indice dei prezzi al consumo che a novembre è arrivato, per Londra, al +5,1% anno su anno.

Questo dato rappresenta non solo il massimo raggiunto negli ultimi 10 anni ma anche un dato in aumento dal precedente risultato di ottobre. Il mese scorso, infatti, il livello arrivava al 4,2%, quasi un punto percentuale in meno. Si tratta, in questo caso di un risultato che supera anche le previsioni, ferme non oltre il 4,7% con gli analisti Reuters che parlavano di un 5% solo nella primavera del prossimo anno. Un elemento che piega come mai nel primo pomeriggio il il Ftse 100 rappresentasse l’unica eccezione per un’Europa tutto sommato in positivo. Il listino inglese, infatti, perdeva lo 0,28%.

La Banca centrale inglese non potrà certo ignorare i numeri visti oggi sull’inflazione nella sua prossima riunione prevista per domani. Lo stesso giorno, c’è da ricordare, in cui si riunirà anche la BCE con la consueta conferenza stampa del numero uno Christine Lagarde. Ritornando in Gran Bretagna e alla riunione della BoE in calendario domani, è opportuno sottolineare che proprio la Bank of England è tra le istituzioni finanziarie che potrebbero prendere provvedimenti sui tassi di interesse già da quest’anno. Nonostante il mercato del lavoro resti ancora solido. Altro fattore da valutare è l’impatto della variante Omicron. Questa, infatti, rimane ancora un’incognita sullo sfondo, incognita che dovrà essere attentamente valutata e che potrebbe costituire l’unica remora per i banchieri centrali.

I mercati sono fiduciosi con i listini in rialzo in attesa delle Banche centrali

Una conferma delle varie incognite dietro la Omicron arriva anche dalle ultime dichiarazioni del capo dell’Agenzia per la Sicurezza Sanitaria inglese, Jenny Harries. Quest’ultimo descrive la variante Omicron come la minaccia più significativa per la salute pubblica. Non solo, ma addirittura potrebbe creare forti pressioni sul sistema sanitario.

I mercati sono fiduciosi con i listini in rialzo in attesa delle Banche centrali. Nel primo pomeriggio, non più tardi delle 15.30, infatti, il Ftse Mib saliva dello 0,6%, il Dax arrivava a 0,38% e il Cac 40 a 0,6%. Un rialzo leggero, ma pur sempre un rialzo. Il che fa pensare che il fattore inflazione, sebbene ormai sotto gli occhi di tutti, non sia un nemico implacabile. Nel caso dell’Italia, lumi arrivano dall’ISTAT che a novembre stima un’inflazione al 3,7% contro una stima precedente che arrivava al 3,8%.  Un calo, dunque, che conferma però un record sui prezzi al consumo, che non si vedeva al 2008.

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