I mercati si rianimano dopo la notizia di una riunione straordinaria della BCE

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I mercati internazionali avevano già lanciato fortissimi segnali di preoccupazione non solo per l’avanzare di un’inflazione record. Sullo sfondo c’era anche una situazione geopolitica internazionale estremamente incerta, se non caotica. Inoltre, in primo piano rimane ancora la politica di rialzo dei tassi. Ed è proprio questo che, a quel che sembra, potrebbe aver portato Christine Lagarde e colleghi a decidere per rivedere la situazione. I mercati si rianimano dopo la possibilità di un aiuto, auspicato quanto insperato, da parte della BCE che ha annunciato una riunione straordinaria per le 11.

E ciò potrebbe far presupporre che, poche ore prima dell’annuncio della Banca Centrale statunitense su un pressocchè certo rialzo dei tassi, la “collega” europea voglia dar vita ad un più ampio piano di sostegno. Una strategia dedicata alle Nazioni che, con la stretta sugli interessi, si troverebbero ad avere problemi con il debito pubblico. Impossibile, in questi casi, non pensare ai Paesi periferici e, più nello specifico, all’Italia La prima dimostrazione si ha direttamente sullo spread con il crollo di quegli oltre 240 punti di spread che nel giro di poche ore hanno iniziato a crollare. Poco prima delle 13, infatti, non si andava oltre i 217. E ancora.

I mercati si rianimano dopo la notizia di una riunione straordinaria della BCE

Altra novità che si intravede, il rally sui titoli bancari, una conferma che arriva proprio nel giorno della Federal Reserve. Infatti, come detto in apertura, in serata arriveranno le decisioni prese dalla Banca centrale USA sul prossimo, ormai certo, rialzo dei tassi. Unico interrogativo che potrebbe rimanere ancora aperto riguarderà la “severità” delle decisioni. Infatti sembra che siano in aumento gli analisti propensi a dare per certo uno 0,75% di aumento. Una spallata forte per dei mercati che potrebbero aver già prezzato questa eventualità. Il problema che, però, potrebbe presentarsi, sarebbe un altro. A questo punto, infatti, si vedrebbe una FED in fase di rincorsa rispetto all’aumento dei prezzi.

Ad ogni modo, in questo susseguirsi di buone e di cattive notizie, i listini internazionali hanno deciso di premiare il Vecchio Continente e la sua possibile rete di salvataggio. Numeri alla mano, infatti, alle 13 circa Piazza Affari superava il 2,55% di guadagno.


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