I mercati ora osservano fra Grecia ed Iran

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Questa settimana di metà luglio passerà probabilmente alla storia. A Vienna la riunione del G5+1 ha infatti trovato l’accordo con l’Iran sul programma nucleare di Teheran siglando così la fine di un periodo particolarmente travagliato per il paese mediorientale. I primi effetti sul mercato non si fanno attendere con le quotazioni del greggio che scendono con il WTI che consolida in area 51.0 USD/barile sulle prospettive della rimozione delle sanzioni che impediscono all’Iran di esportare circa il 50% della produzione di petrolio (1 milione di barili al giorno) e che probabilmente a partire dal 2016 torneranno ad inondare il mercato. Rimangono tuttavia alcuni dettagli da aggiustare, ma cose di poco conto considerando la portata dell’accordo raggiunto che è destinato anche a cambiare gli equilibri politici del medio oriente ostaggio dello Stato Islamico.



In Europa la palla è ora tutta in campo greco dopo che Tsipras ha siglato un accordo difficilmente digeribile dalle frange più estreme del suo partito e del partner di governo ANEL. Il ministro dell’energia e esponente di spicco di Piattaforma Sinistra, la frangia più estrema di Syriza, ha comunicato che voterà no a tutte le proposte e che nonostante ciò non si dimetterà dall’esecutivo. Non bastassero i tempi strettissimi ci si mette anche la presidente della camera e altro esponente della frangia irriducibile di Syriza Zoe Konstantopoulou: lady “cavillo”, come è stata ribattezzata dopo aver rispedito al mittente il report della Banca di Grecia perché presentatole su supporto digitale invece che in formato cartaceo, si sta mettendo di traverso per non mettere all’ordine del giorno le proposte approvate da Tsipras e che permetterebbero alla Grecia di ottenere prestito ponte di circa 7 miliardi e un terzo pacchetto di aiuti da 86 miliardi.

La tragedia greca ora si sta consumando tutta ad Atene e i mercati rimangono a guardare con grande cautela.

 

Market Movers

Alle 9:15 in Svizzera il dato sull’indice dei prezzi alla produzione dovrebbe mostrare un miglioramento a 0.2% dal -0.8% del mese precedente.

Alle 10:30 nel Regno Unito il dato sull’inflazione è atteso stabile a 0.1% rispetto alla rilevazione precedente.

Alle 11:00 in Germania il dato ZEW di fiducia è atteso in calo a 29.0 dal 31.5 precedente. In Europa il dato sulla produzione industriale dovrebbe mostrare un miglioramento a 0.2% dallo 0.1% del mese precedente.

Alle 14:30 negli Stati Uniti il dato sulle vendite al dettaglio è atteso a 0.2% dal 1.2% della lettura precedente per il dato generale, mentre la componente core è attesa a 0.5% dal 1.0% del mese precedente.

Alle 4:00 in Cina il dato sul PIL è atteso a 6.9% in calo rispetto al 7.0% della rilevazione scorsa. Alla stessa ora la produzione industriale è attesa in calo a 6.0% dal 6.1% precedente.

 

EURUSD

Rimane largamente cauto il mercato anche nei confronti della moneta unica che scambia in area 1.10 in apertura dei mercati europei anche per effetto dei dati sull’inflazione di diversi paesi dell’area euro usciti in linea con le attese fatta salva l’Italia che sorprende al rialzo. Tuttavia il vero banco di prova saranno i dati sulla produzione industriale europea e sulle vendite al dettaglio che potrebbero creare volatilità al momento del rilascio, anche se la previsione è per un andamento del cambio  poco sopra l’apertura della mattina in attesa degli sviluppi interni alla Grecia sull’approvazione delle misure concordate in sede di eurogruppo.

 

GBPUSD

Niente di fatto per la sterlina inglese che rimane alla finestra dopo la serie di dati usciti in mattinata in linea con le attese. Le quotazioni del cable rimangono saldamente ancorate in area 1.5470 dopo un inizio di settimana all’insegna dei ribassi dai massimi di 1.5550. L’attesa per la risoluzione della crisi greca continua a dominare anche le quotazioni della sterlina che vede in questo movimento ribassista anche un periodo di assestamento dopo il repentino rialzo della scorsa settimana che ha portato il cambio da 1.5350 fino a 1.5550.

 

USDJPY

Lo yen continua il percorso laterale tra 122.50 e 124.00 attestandosi in apertura dei mercati europei in area 123.40, poco mosso rispetto alla sessione asiatica che si è conclusa invece con un atteggiamento particolarmente fiducioso anche per il mercato azionario con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che guadagna il 1.47% e che non indebolisce eccessivamente la divisa nipponica. Prospettive per la giornata odierna sono principalmente per un consolidamento in area 123.0 – 123.50 in attesa dei dati americani in uscita nel pomeriggio e dei dati cinesi su PIL e produzione industriale del gigante asiatico in arrivo questa notte.

Emanuele Rigo

Ava Trade

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