I mercati favoriti dal rally delle materie prime

emergenti

I futures USA, dopo la pausa di ieri, avvisano un leggero ottimismo, con numeri che alle 14,30 (ora italiana) sono di qualche decimo in positivo. Ma in Europa la situazione è diversa. Alla stessa ora, infatti, la debolezza intravista all’inizio degli scambi sembra volersi trasformare in pessimismo. Evidentemente hanno poca presa i dati economici relativamente positivi pubblicati in queste ore. In prima fila, infatti, c’è la produzione industriale tedesca che a luglio è riuscita ad arrivare a crescere dell’1% su base mensile.

In crescita anche l’indice IFO che dai precedenti 23 punti di luglio, ad agosto è riuscito a toccare i 27 punti. Buone notizie anche dal PIL dell’Eurozona, con un secondo trimestre che, rispetto al precedente, sale del 2,2%. Ma i dati macro spingono anche le materie prime e su tutti quelli cinesi. I numeri in arrivo da Pechino, infatti, parlano di importazioni che ad agosto hanno superato il +33%. Non da meno è stato l’export a +25,6%.

I mercati favoriti dal rally delle materie prime

Tra i vari protagonisti del settore commodity è da citare anche l’alluminio. Già in aumento del 40% da inizio anno, adesso è nel mirino degli osservatori per il colpo di Stato in Guinea. Lo Stato africano, infatti, offre un quarto della bauxite presente sul mercato mondiale.

Osservando questo caso, non certo isolato, è facile capire che nel panorama attuale, i mercati favoriti dal rally delle materie prime sono per molti versi quelli delle Economie Emergenti. Da tempo, infatti, gli analisti hanno puntato i fari su questo gruppo eterogeneo di nazioni che, in molti casi, potrebbero riuscire a sfruttare anche i nuovi megatrend e i numerosi investimenti legati alla rivoluzione green e ai piani infrastrutturali.

Da Raiffeisen Capital Management, ad esempio, pur rendendosi conto delle varie dinamiche e soprattutto delle incertezze presenti nell’immediato, il settore degli Emergenti è visto come promettente sul lungo periodo. Guardando le singole storie, però, da Schroders citano il Sud Africa come una zona da monitorare. A suo tempo la Nazione fu uno dei protagonisti dei BRICS. In particolare, il suo mercato azionario attualmente mostra delle valutazioni che gli esperti definiscono attraenti. Naturalmente, come sempre accade con gli Emergenti, si tratta di un Paese con grandi problematiche di fondo e ricco di contrasti, sia economici che sociali, al suo interno.

Consigliati per te