I mercati azionari vedono una leggera ripresa e oltre al petrolio sale anche l’oro

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Mercati azionari ancora sotto pressione in apertura, una pressione che con il passare dei minuti, sembra via via allentarsi. Infatti alle 11 in Europa il Ftse Mib segnava un -0,6% ma nel panorama del Vecchio Continente rappresentava un’eccezione dal momento che il Dax procedeva a +0,4%. Stesso discorso anche per il Ftse 100 a +0,03%. Rialzi minimi che si sarebbero rafforzati durante la giornata.

Infatti, qualche minuto dopo le 16 i mercati europei registravano Piazza Affari a +0,14%, il Ftse 100 a +0,52% e il Cac 40, ottimista già dalle prime ore, oltre l’1%, anch’esso in territorio positivo. Quindi i mercati azionari vedono una leggera ripresa e oltre al petrolio sale anche l’oro. La conferma di un allentamento della pressione che arrivava dall’Asia, si ha con l’apertura di Wall Street. Un’apertura che, in positivo, era confermata anche da alcune trimestrali interessanti come quelle di alcune banche a stelle e strisce come Bank of America e Morgan Stanley.

I mercati azionari vedono una leggera ripresa e oltre al petrolio sale anche l’oro

Altro protagonista della giornata è l’oro. Con il cambio di rotta annunciato dalla FED a sua volta ha visto una ripresa delle quotazioni ed un ritorno della fiducia da parte degli investitori. Parallelamente anche il barile continua a rafforzarsi anche in vista di un quadro geopolitico ricco di incognite e di variabili.

Le notizie del giorno riguardano le ultime novità sugli argomenti che da tempo stanno tenendo banco sulle cronache finanziarie e cioè il Covid 19 con l’aumento dei contagi da parte della sua variante Omicron e l’inflazione. Nel primo caso è da segnalare la situazione della Germania che registra per la prima volta il record dei 110mila casi in 24 ore. Ma Berlino è al centro della scena anche per la questione inflazione. Infatti il dato di dicembre sui prezzi al consumo vede il trend confermato al rialzo con un +5,3% su base annua. Un dato in aumento anche sul precedente del 5,2%.

Ma l’inflazione preoccupa anche la Gran Bretagna dove la rilevazione sottolinea un record trentennale. Stando ai dati dell’Office for National Statistics (ONS), su base annua i prezzi al consumo sono aumentati del 5,4%. Anche in questo caso si parla di un rialzo visto che il precedente dato non andava oltre il +5,1%.

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