I mercati azionari a Wall Street hanno il fiato corto: le attese per le prossime sedute

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Dopo sei settimane che non riescono ad avere ragione della resistenza in area 34.860, i mercati azionari a Wall Street hanno il fiato corto.

Dal punto di vista delle aspettative, quindi, nulla è cambiato rispetto a quanto scrivevano settimana scorsa (clicca qui per leggere l’articolo)

Per individuare con maggiore precisione i livelli da monitorare in chiave inversione della tendenza in corso, siamo andati ad analizzare il time frame giornaliero.

Come si vede dal grafico seguente il Dow Jones si trova in una posizione abbastanza neutrale, anche se lo Swing Indicator ha dato un segnale di vendita.

Ma attenzione, perchè la tendenza è ancora rialzista e affinché nel breve periodo inverta al ribasso sarà necessaria una chiusura giornaliera inferiore a 34.230. Sotto questo livello si aprirebbero le porte per una discesa almeno fino in area 33.090. La massima estensione al ribasso, invece, passa per area 30.010. Viceversa, fino a quando il supporto in area 34.230 resisterà le probabilità rimarranno sempre maggiormente a favore per una continuazione del rialzo.

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I  mercati azionari a Wall Street hanno il fiato corto: le attese per le prossime sedute secondo l’analisi grafica

Il Dow Jones (clicca qui per le quotazioni) ha chiuso la seduta del 4 giugno a quota 34.479,61 in rialzo dello 0,04% rispetto alla seduta precedente. La variazione settimana su settimana è stata al ribasso dello 0,80%.

Time frame settimanale

Sono ormai sei settimane che il Dow Jones non riesce a liberarsi dal trading range che lo tiene ingabbiato all’interno dell’intervallo 34.040-34.860. Inoltre bisogna tenere conto che area 33.550 in passato ha sempre frenato tutti i movimenti ribassisti sul nascere.

Qualora si dovesse partire al rialzo (chiusura settimanale superiore a 34.860) l’obiettivo successivo si trova in area 37.040 (III obiettivo di prezzo) dove le probabilità di assistere a una ritracciamento sono molto elevate. Al ribasso, invece, la rottura di area 34.040 non sarebbe garanzia di ulteriore ribasso. Come dicevamo prima, infatti, c’è area 33.550 che fino a ora ha retto sempre molto bene alle spinte ribassiste.

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Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.

Time frame mensile

Nel lungo periodo, invece, non ci sono problemi all’orizzonte. La chiusura di maggio ha visto la rottura della forte resistenza in area 33.950 (II obiettivo di prezzo). A questo punto, però, diventa decisivo il mese di giugno per una conferma rialzista. In quest’ottica bisogna tener presente che negli ultimi 20 anni il mese di giugno è stato per il Dow Jones il mese con la più bassa probabilità di chiudere al rialzo (solo il 42%).

Una chiusura mensile inferiore a 33.950 metterebbe in seria difficoltà l’impostazione rialzista sul Dow Jones.

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