I guadagni fatti con i Bitcoin sono tassabili?

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Moltissimi, soprattutto gli appassionati di trading, negli ultimi tempi, hanno investito in quella che sembrava la promessa del secolo: i Bitcoin. Questi ultimi, ad oggi, sono considerati ancora appetibili sul fonte della speculazione finanziaria. E ciò perché non ancorati a un’economia reale e soggetti, quindi, a forti fluttuazioni.

Il successo dei Bitcoin, inoltre, si deve anche alla loro assoluta eccentricità e diversità rispetto alle tradizionali forme di investimento.

Poi, di non poco conto è la circostanza che essi sono anonimi, anche se tracciabili. Cosa si intende con questa espressione?

Ebbene, il pagamento per l’acquisto di Bitcoin è tracciabile, in quanto avviene con strumenti elettronici, ma è totalmente anonimo perchè non è possibile individuare da parte di chi avviene e a favore di chi. A questo punto, sorge spontanea una domanda: “i guadagni fatti con i Bitcoin sono tassabili?”.

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Tassabilità dei Bitcoin

L’anonimato dei Bitcoin rappresenta un ulteriore vantaggio di questi strumenti di investimento. In quanto consente a chi ne fa uso di non poter essere individuato dal Fisco.

Ne deriva che i guadagni conseguiti tramite questa moneta virtuale possono non essere dichiarati, senza che ciò possa esporre ad alcun accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Questo non significa che la regola sia quella della non tassabilità di siffatti guadagni, in quanto permane l’obbligo di dichiararli.

Tuttavia, chi non lo fa, difficilmente potrà essere assoggettato a controlli fiscali, in virtù proprio della natura anonima degli strumenti di che trattasi. Ciò significa che tutti coloro che hanno investito in Bitcoin, arrivando a percepire finanche guadagni milionari, non si è sentito in dovere di dichiarare nulla al Fisco.

Per le stesse ragioni illustrate, inoltre, i Bitcoin, e il conto sul quale essi sono collocati, sono sono assoggettabili a pignoramento. Essi, infatti, come beni mobili, non sono riconducibili al suo proprietario. E ciò sempre per le medesime ragioni illustrate.

Addirittura, anche se il creditore fosse a conoscenza del possesso degli stessi da parte del debitore, la procedura non sarebbe attuabile.

In definitiva, sul piano giuridico, non è possibile sottoporre ad esecuzione forzata il wallet con la criptovaluta. Di conseguenza, chi possiede un grosso capitale in moneta virtuale, è, di fatto, sottratto a tutte le azioni. Sia da parte del Fisco che di eventuali creditori.

La questione è assai preoccupante se si pensa che il valore della descrivenda economia sommersa si aggira tra il 10 e il 20% di quella emersa, a livello mondiale.

In conclusione, per rispondere alla domanda fatta all’inizio del presente articolo, i guadagni fatti con i Bitcoin non sono tassabili.

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