I grandi investitori temono una bolla sui bond e i fondi europei che si rilanciano in chiave green

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Mentre i gestori riempiono i portafogli di green bond europei, alcuni investitori istituzionali non si fanno abbagliare dalle vetrine di sostenibilità di tanti progetti. Anzi, mettono in guardia i risparmiatori sulla quota green da dedicare in sede di asset allocation e suggeriscono di dare un’occhiata approfondita ai bilanci. Attualmente manca un serio controllo ex post su come vengono usati i capitali raccolti per i progetti ambientali. Tuttavia in questo settore gli asset in gestione sono triplicati negli ultimi dieci anni ed entro i prossimi 4 anni si prevede un ulteriore raddoppio. Secondo Prequin, verranno presto superati i 9mila miliardi di dollari. Vediamo oggi cosa sta succedendo con la Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.

Il make up paga ma solo sul breve termine

I grandi investitori temono una bolla sui bond e i fondi europei che si rilanciano in chiave green. Fondi e gestori mondiali si proclamano molto interessati alla transizione sostenibile. Tuttavia  non mancano gli osservatori più scettici. Temono che presto dovremo confrontarci con una bolla della finanza green, paragonabile a quella del tech di inizio secolo. Ci sono società di gestione con uno scarso successo di vendita che stanno cercando di rendere attraenti i loro fondi dandogli una veste ‘green’. Ma si tratta solo di un’operazione di make up. Purtroppo i piccoli risparmiatori non hanno le competenze per accorgersene.

I grandi investitori temono una bolla sui bond e i fondi europei che si rilanciano in chiave green

Basta guardare cosa sta succedendo allo S&P Global Clean energy index. Nel corso del 2021 ha registrato rendimenti negativi per il 25%. Le nuove gestioni ora si sono fatte più guardinghe in fatto di stock picking. Grazie a plotoni di controllori di qualità puntuali e pignoli, possono monitorare le attività di decine di società, con attività industriali che superano il miliardo di fatturato. In questo modo opera, per esempio, Ambienta con i suoi fondi long-short, che gestiscono due miliardi di dollari. Hanno richieste di sottoscrizione pari a 6 volte le offerte lanciate e hanno potuto conservare una redditività lorda pari a oltre il 15%.

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