I genitori possono usare i soldi regalati ai figli minorenni?

figli

I vostri, tra prima comunione, battesimo e altre ricorrenze hanno ricevuto numerose donazioni in denaro. Il gruzzoletto di soldi ha superato la stessa disponibilità di denaro che avete sul vostro conto corrente.

Ora più che mai vorreste utilizzare parte di quel denaro per il bene della famiglia.

I genitori possono usare i soldi regalati ai figli minorenni?

Ecco cosa prevede la legge a riguardo.

Di chi sono i soldi sul conto corrente?

Come anticipato, la maggior parte del denaro conservato sul conto corrente è frutto di donazioni, non avendo il minore alcuna capacità lavorativa, salvo casi eccezionali.

Per legge, la capacità d’agire ossia il potere di concludere contratti si raggiunge solo con la maggiore età.

Fino ad allora si ha solo la capacità giuridica ossia la titolarità di beni, frutto di donazioni e successioni ereditarie.

Dunque, i soldi sono di proprietà esclusiva del minore mentre i genitori ne hanno la gestione e soprattutto l’usufrutto.

In cosa consiste l’usufrutto legale dei genitori sui beni dei figli minori

Tutti i frutti derivanti dai beni dei figli finiscono ai genitori che devono impiegarli per le esigenze della famiglia.

Ad esempio gli interessi maturati sul conto corrente possono essere spesi dai genitori senza l’autorizzazione del giudice tutelare.

I genitori non possono godere dei frutti per un loro interesse personale ma devono destinare i frutti di quel patrimonio a vantaggio del nucleo familiare.

L’usufrutto legale dei beni dei figli minori spetta ad entrambi i genitori.

L’usufrutto in caso di separazione o divorzio

Se l’affidamento del figlio è esclusivo ad uno solo dei genitori, solo a questi compete il diritto di usufrutto, a meno che nel provvedimento il giudice non abbia disposto diversamente.

Quando i genitori possono usare i soldi regalati ai figli minorenni

In line di massima, i genitori non possono usare i soldi dei figli minori a meno che:

-ciò avvenga nell’interesse dei figli stessi. Si pensi alla necessità di far studiare un figlio all’università

– dietro autorizzazione del giudice tutelare.

Se non sussiste l’evidente interesse nell’interesse dei figli, il Tribunale non autorizzerà mai i genitori ad utilizzare il denaro dei figli.

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