I dati economici americani confermano che la politica dei dazi inizia a farsi sentire in modo negativo

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USA i dati pomeridiani confermano che l’effetto dazi inizia a farsi sentire e le borse frenano il rimbalzo.
La chiusura serale chiarirà quali dati di oggi abbiano avuto maggiore impatto.

 

Nel panel pomeridiano di dati macro-economici americani si è realizzato quell’equilibrio che certamente farà comodo alla FED per rispettare i propri programmi.

Nel contempo però le borse che parevano tranquillamente avviate ad un rimbalzo hanno digerito male qualcosa del menù servito.

Indice dei prezzi all’esportazione (Annuale) 2,7% 3,5% 3,6%
Indice dei prezzi all’esportazione (Mensile) (Set) 0,0% 0,2% -0,2%
Indice dei prezzi all’importazione (Annuale) 3,5% 3,2% 3,7%
Indice dei prezzi all’importazione (Mensile) (Set) 0,5% 0,2% -0,4%
Sentimento d’aspettativa dei consumatori del Michigan (Ott) 89,1 90,0 90,5
Indice di fiducia del Michigan (Ott) 99,0 100,4 100,1
Indice Preliminare Sentimento dei Consumatori Michigan (Ott) 114,4 115,8

 

Con la chiusura positiva o meno di stasera verificheremo se l’impatto sui listini è stato determinato dal leggero calo degli indici di fiducia o se invece cela qualcosa di più consistente.

Il recupero nelle prossime ore ci direbbe che il cedimento dei prezzi a cavallo dei dati è stato determinato dalla consueta emotività di brevissimo periodo che accompagna di sovente l’uscita dei dati sulla fiducia.
Dato che sappiamo essere umorale e volatile e sostanzialmente poco rappresentativo del vero stato di salute dell’economia.

Viceversa se gli indici dovessero imbruttirsi fino alla chiusura si potrebbe pensare che i mercati non stiano per nulla apprezzando l’impatto della politica di Trump riguardo ai dazi doganali.

Tasse che hanno iniziato a fare sentire i loro effetti. Basti dare uno sguardo ai dati sui prezzi alle importazioni per averne la conferma.
Soprattutto la rilevazione mensile passata da -0.4% a +0.5% ci indica con precisione un rapporto di causa effetto di questa politica neo-protezionistica
.

I numeri in calo degli indici delle esportazioni bilanciano sotto il profilo inflazionistico i dati dell’import ma complessivamente per indici in cui la grande distribuzione ha comunque un peso rilevante questo trend che si sta delineando ha come prospettiva quella di abbattere ricavi e soprattutto margini.

Insomma se è vero che Trump si è fatto degli amici tra in grandi produttori americani con questa strategia da old-old economy non altrettanto si potrà dire per quello che riguarda i grandi apparati commerciali americani che sono zeppi di prodotti stranieri finiti nel mirino della dogana americana.

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