I dati di 9 milioni di clienti e di 2208 carte di credito sono finiti in mani non sicure

EasyJet

EasyJet finisce nel mirino dei cybercriminali. Con un attacco informatico mirato sono stati prelevati i dati personali di 9 milioni di clienti e consultati i dati della carta di credito di 2208 clienti. La compagnia aerea ha immediatamente inviato una comunicazione a tutti i clienti. Le informazioni personali e i dati delle carte di credito per ora non sono stati utilizzati in modo fraudolento. La lotta a scoprire chi ha i dati di 9 milioni di clienti e di 2208 carte di credito è solo all’inizio.

Quali dati sono stati prelevati

I dati sensibili presenti nei database di EasyJet sono quelli riconducibili a prenotazioni di voli o di una vacanza e riguardano nome, indirizzo email e aeroporto di partenza e arrivo. Sono al sicuro i dati rilasciati per i documenti di identificazione e i dettagli finanziari.

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Il precedente

Ad aprile si era registrato un caso simile anche se di minore portata. Erano stati prelevati in modo fraudolento i dati di carte di credito. E’ dall’inizio del periodo dell’emergenza sanitaria che si registrano attacchi informatici simili. L’azienda con la collaborazione di società specializzate in truffe informatiche sta lavorando alacremente per risalire agli autori. Ogni informazione utile da parte dei clienti può essere di aiuto.

Attenzione ad eventuali email

Per non correre rischi fare attenzione ad eventuali email che arrivano. I cybercriminali attaccano tramite phishing. All’apparenza sono email inviate da società vere ma nascondono la truffa. E’ bene controllare in modo certosino l’indirizzo dal quale vengono inviate le comunicazioni. Non soffermarsi sul nome che appare nella casella mittente. Se vengono allegati dei file evitare di aprirli perché potrebbero creare il prelievo di dati personali.

Lavori in corso

EasyJet sta monitorando h24 il proprio database ed ha rafforzato le misure di sicurezza informatica. Intanto il Centro Nazionale della sicurezza informatica e l’Ufficio del Commissario per l’Informazione nel Regno Unito stanno svolgendo le dovute indagini. Intanto i dati di 9 milioni di clienti e di 2208 carte di credito sono finiti in mani non sicure.

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