I costi per l’estinzione anticipata di un finanziamento

finanziamento

L’estinzione anticipata del finanziamento è il diritto che ogni debitore ha di chiudere prima del tempo il rapporto di finanziamento con la banca. La cosa può stupirci, ma l’estinzione anticipata di un finanziamento non è gratis. Oggi andremo ad analizzare i costi per l’estinzione anticipata di un finanziamento.

Per il debitore l’estinzione anticipata è molto conveniente perché smette di pagare gli interessi sulla somma presa a prestito. Inoltre il debitore rientrerà in possesso dell’intero suo stipendio, sul quale non graverà più la rata mensile del prestito o del mutuo.

A volte però l’operazione non è gratuita, e a volte può essere piuttosto cara.

I costi per l’estinzione anticipata di un finanziamento

Il diritto di estinguere in anticipo il finanziamento è previsto dal Testo Unico Bancario all’art. 125.1.sexies. Secondo la norma il consumatore ha diritto ad una riduzione totale del costo del credito che aveva originariamente ottenuto, riduzione pari all’ammontare totale degli interessi e degli altri costi dovuti fino alla naturale scadenza del contratto.

La Corte di Giustizia Europea, con sentenza del 2019 (C- 383/18), ha affermato che la riduzione deve essere calcolata rispetto all’intero consto del finanziamento, e non rispetto al solo costo residuo.

Cosa siano le spese connesse al finanziamento lo sappiamo bene. Prima di tutto gli interessi, e poi le cosiddette spese accessorie. Queste ultime comprendono le spese di istruttoria per la concessione del finanziamento, le commissioni della banca stessa e le spese per l’assicurazione. Sappiamo infatti che in caso di mutuo la banca carica su noi clienti il costo dell’assicurazione sull’immobile al cui acquisto serve il mutuo.

Nei contratti di mutuo o di finanziamento è prevista la percentuale per gli interessi in caso di estinzione anticipata. Se il nostro mutuo prevede interessi al 4% può darsi che quelli per l’estinzione anticipata siano 1%.

Per evitare abusi da parte della banche la riforma del credito al consumo del 2013 ha fissato alcune regole.

L’indennizzo legittimo è pari al 1% di interessi sul capitale rimborsato in anticipo, se il finanziamento aveva ancora durata di un anno.

Se il contratto ha durata residua inferiore ad un anno gli interessi da pagare sul capitale rimborsato in anticipo è pari allo 0,5%.

Ci sono anche casi in cui non dovrete pagare nessun indennizzo alla banca.

Questo accade se rimborsate l’intero capitale residuo, e quindi non rimane in vita nessun finanziamento o mutuo.

Oppure se l’importo rimborsato in anticipo è inferiore ad €10.000,00.

Dato che questa operazione potrebbe non essere gratuita vi suggeriamo di leggere sempre bene le vostre condizioni contrattuali e di calcolare la somma che dovreste versare come indennizzo alla banca.

Consigliati per te