I contributi figurativi valgono per andare in pensione con Quota 100?

lavoratore, contributi

Gli esperti della nostra Redazione vi spiegheranno se e quando i contributi figurativi valgono per andare in pensione con Quota 100. Non è semplice per il lavoratore districarsi nella giungla dei contributi volontari, da riscatto, obbligatori e figurativi. Pertanto sorgono dubbi sulla possibilità di riscattare il versamento di alcuni contributi per accedere quanto prima alla pensione.

Dall’articolo “Quanti anni di contributi figurativi si possono avere?” il lettore potrà attingere indicazioni utili per il conseguimento dell’assegno pensionistico. Ciò perché è possibile riscattare un numero preciso di anni di contribuzione figurativa ai fini pensionistici. Ora nello specifico risponderemo ai lettori che si chiedono se i contributi figurativi valgono per andare in pensione con Quota 100. Ricordiamo brevemente che la formula Quota 100, in via sperimentale, offre ai lavoratori la possibilità di accedere alla pensione con un anticipo di 5 anni. Il che equivale a dire che il lavoratore che raggiunge i 62 anni di età può inoltrare la richiesta del trattamento previdenziale. Ciò purché il richiedente sia in possesso di una contribuzione minima di 38 anni.

I contributi figurativi valgono per andare in pensione con Quota 100?

Per poter godere della formula Quota 100 è necessaria un’anzianità contributiva di 38 anni. Non è tuttavia possibile perfezionare il possesso di 35 anni di contributi aggiungendo gli anni della contribuzione figurativa. Il lavoratore non può cioè ottenere il riconoscimento dei contributi figurativi per completare i contributi che mancano al completamento dei 35 anni.

Nella circolare INPS n. 11/2019 si legge che qualunque contribuzione risulta utile per perfezionare i requisiti contributivi “fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione utile per il diritto alla pensione di anzianità”.

Per ulteriore chiarezza conviene sottolineare che almeno 35 anni, dei 38 che l’INPS richiede per accedere a Quota 100, devono derivare da contribuzione effettiva. Ciò tuttavia non esclude la possibilità di far valere ai fini del perfezionamento del requisito contributivo alcuni anni di contributi figurativi. Nello specifico, il lavoratore può contare sul riconoscimento di un massimo di 3 anni di contributi figurativi che derivano da malattia, Naspi o Aspi.

Consigliati per te