I consumatori andranno incontro a nuove regole ma almeno non dovranno modificare le abitudini d’acquisto

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Dal primo luglio entra in vigore una nuova normativa europea sugli acquisti transfrontalieri effettuati a distanza. Dunque, i consumatori andranno incontro a nuove regole ma almeno non dovranno modificare le abitudini d’acquisto. Con la pandemia del coronavirus il commercio elettronico ha avuto un’impennata nelle transazioni e perciò l’Europa è intervenuta immediatamente. Infatti, l’intervento in questione prevede nuove regole europee sull’applicazione dell’IVA alle transazioni transnazionali effettuate online.

Cosa cambia per il consumatore

Materialmente, il consumatore non deve fare proprio nulla quando acquista da siti di Paesi Terzi. L’unica accortezza è verificare il prezzo finale perché anche sui prodotti inferiori a 22 euro provenienti da Paesi extra Ue si applica l’IVA. Di conseguenza i venditori online europei e quelli extra Ue saranno equiparati ristabilendo una vera concorrenza leale.

Le novità dal primo luglio

L’entrata in vigore di questa nuova normativa europea comporterà necessariamente delle novità. Ora con l’aiuto dei nostri Esperti vediamo di quali si trattano. Prima di tutto l’IVA sarà versata nello Stato dove si verifica il consumo.

L’Europa per agevolare il compito delle imprese extra UE nella dichiarazione e versamento dell’IVA ha messo a disposizione due sistemi online: lo sportello unico (OSS) e lo sportello unico per le importazioni (IOSS).

Inoltre, queste due piattaforme risponderanno direttamente degli adempimenti IVA nel caso di vendite a distanza intracomunitarie di beni e vendite di beni già situati nel territorio dell’Ue.

I vantaggi per i consumatori

Sicuramente, ai nostri Lettori interessa capire quali sono i propri vantaggi. Dal primo luglio gli acquisti da Paesi terzi fino a 150 euro non saranno soggetti al pagamento di ulteriori spese doganali. Questa norma scatta nel caso in cui il venditore sia registrato sulle nuove piattaforme.

Di fatto, in questo modo il consumatore non avrà successive “sorprese” e pagherà il prezzo finale senza addebiti imprevisti. Diversamente, invece, l’acquirente dovrà pagare l’IVA ed eventualmente dazi doganali addebitati al trasportatore per l’importazione nell’UE.

Cosa controllare

Il Centro Europeo Consumatori suggerisce di controllare in modo approfondito le voci IVA e diritti postali al momento dell’acquisto su piattaforme di E-commerce di prodotti acquistati da venditori e mercati extra Ue. Purtroppo, l’introduzione di questa nuova normativa, porterà i venditori ad aumentare i prezzi poiché comprensivi della nuova tassazione IVA. Oramai i consumatori andranno incontro a nuove regole ma almeno non dovranno modificare le abitudini d’acquisto.

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