I consigli utili per prevenire le truffe finanziarie

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I consigli utili per prevenire le truffe finanziarie. A maggio 2016, il Ministro dell’Interno ed il Presidente dell’ABI hanno firmato un Protocollo d’intesa per la prevenzione delle truffe. In particolare quelle di natura finanziaria. Le attività finanziarie offerte al pubblico sono frequentemente e facilmente soggette a fenomeni fraudolenti. Fenomeni genericamente definiti truffe finanziarie. Nell’ampio panorama della truffa, le truffe di natura finanziaria occupano lo spazio maggiore. Come evidenziato anche dalle cronache giornalistiche di tutti i giorni.

Tali condotte possono essere di vario genere. Si possono distinguere, innanzi tutto, i comportamenti illeciti messi in atto da soggetti autorizzati allo svolgimento di attività finanziaria. Comportamenti attuati mediante lo sfruttamento del contatto diretto con la propria clientela. Arrivando fino alle condotte di soggetti non autorizzati. Una costante caratteristica delle truffe finanziarie è la perdita di tutto o gran parte del patrimonio investito e/o impegnato. Che, di norma, è difficilmente recuperabile. Le truffe grossolane sono individuabili con il buon senso e un po’ di attenzione. Ma esistono anche truffe molto sofisticate e ben orchestrate. Truffe che possono rappresentare una grave insidia per i risparmiatori. E talvolta, per l’intero sistema finanziario, così come per l’intera cittadinanza. Il caso più importante e più frequente è quello dell’abusivismo finanziario.

I consigli utili per prevenire le truffe finanziarie

Le truffe finanziarie diventano ancora più pericolose se vengono poste in essere da soggetti non autorizzati. Anche l’offerta di prodotti finanziari deve essere preventivamente autorizzata. E’ come guidare senza patente. Si è sanzionati anche se in concreto non si commettono specifiche infrazioni alla guida. Infatti, chi vuole guidare deve prima dimostrare di esserne in grado. Allo stesso modo chi presta o offre prodotti finanziari deve avere i requisiti e le caratteristiche per farlo in modo corretto.

Ci sono tre tipologie di abusivismo finanziario. Abusiva prestazione di servizi e attività di investimento. Svolgimento abusivo dell’attività di promotore finanziario. Sia fuori sede che indipendente. Offerta abusiva di prodotti finanziari e attività pubblicitaria relativa all’offerta al pubblico. Tutte e tre sono facilmente intuibili già dalla loro descrizione. E sono casi più frequenti di quanto possa sembrare, nella vita di tutti i giorni. Come riconoscerle?

Prima di tutto, bisogna essere diffidenti. Anche e soprattutto delle offerte acchiappacitrulli su Internet. Ci sono dei campanelli di allarme facilmente riconoscibili, comunque. A cui bisogna prestare la massima attenzione. Per esempio, difficoltà nell’identificare la società di riferimento. Oppure una sede sociale dell’impresa che propone investimenti in paradisi fiscali o posti esotici. Ancora, la promessa di rendimenti molto più alti di quelli presenti sul mercato. Che è la cosa che attira di più. Perché tutti vorrebbero tentare il colpo di fortuna. E molti, purtroppo, ci provano, cascandoci. Occhio, quindi, alle tecniche di incentivo all’investimento. Che spesso ricorrono a frequenti guadagni iniziali. E che spesso non sono che l’anticamere di evidenti schemi Ponzi.

Da non dimenticare anche le modalità con cui si è stati contattati. Telefonate da sconosciuti che promettono grandi guadagni facendo trading. Oppure invio di email invitando a cliccare su banner pubblicitari.

Cosa fare nei casi sospetti?

Per prima cosa contattare la CONSOB. Che ha lo scopo di vegliare sull’attività di ogni organismo finanziario. Dopo, o contestualmente, contattare le forze dell’ordine. Anche bloccare le proprie carte di credito e/o bancomat, se si pensa anche solo lontanamente di essere finiti al centro di uno di questi tipi di truffe.

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