I casi in cui la pensione non può essere pignorata

pensione

Anche se una persona ha dei debiti ci sono dei casi in cui la pensione non può essere pignorata. Il pignoramento della pensione rientra nelle cosiddette esecuzioni mobiliari. In caso di esecuzione immobiliare, invece, il creditore aggredisce la casa del debitore.

Secondo il codice civile il debitore risponde dei propri debiti con tutto il suo patrimonio presente e futuro. Tuttavia, per un normale bilanciamento di interessi e di valori, bisogna lasciare al debitore il necessario per vivere. Per questo l’INPS, quando riceve un pignoramento relativo alla pensione di un suo assistito, impone il vincolo lasciandogli però il minimo necessario per vivere.

Per legge il minimo non pignorabile è pari ad una volta e mezzo l’assegno di mantenimento.

Oggi l’assegno di mantenimento ammonta ad euro 460,28. Quindi se si pignora la pensione la cifra a disposizione del titolare non può essere inferiore ad euro 690,42.

Il limite del minimo vitale

È proprio per la necessità di rispettare il minimo vitale che sono previsti i casi in cui la pensione non può essere pignorata. Quindi se il debitore è titolare solo di una pensione pari al minimo sociale non potrà essere pignorata.

L’ulteriore limite del quinto

Se la pensione è più alta del minimo impignorabile questo non significa che possa essere pignorata interamente, senza limiti. Sussiste anche per le pensioni quel limite che esiste per il pignoramento di ogni emolumento. Si tratta del limite del quinto.

Il pignoramento dell’accredito bancario

Il creditore può decidere di pignorare eventuali accrediti bancari che il debitore riceve. Anche il questo caso esiste un limite di legge. Occorre lasciare al debitore il doppio dell’assegno di mantenimento. La cifra eventualmente superiore potrà essere pignorata.

Il pignoramento dei risparmi sul conto corrente

La pensione o gli altri accrediti potranno aver dato luogo a risparmi che il debitore abbia accumulato in banca. In questo caso la cifra impignorabile ammonta a tre volte l’assegno di mantenimento. Quindi impignorabili euro 1.380,84. I risparmi residui e superiori potranno essere pignorati.

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