I 5 modi previsti dalla legge per rendere i tuoi beni impignorabili

I 5 modi previsti dalla legge per rendere i tuoi beni impignorabili

Ecco 5 modi previsti dalla legge per rendere i tuoi beni impignorabili. Niente di peggio del fare sacrifici una vita intera per realizzarsi un patrimonio (case, terreni, prodotti finanziari, etc) e poi temere per la sopravvivenza dello stesso. Ossia pensare che un giorno X un soggetto Y possa svegliarsi con l’intanto di aggredirlo mediante un’esecuzione forzata. Questo tuttavia non per un capriccio del creditore terzo quanto invece la conseguenza del nostro essere ancora debitori verso di lui. Come fare? È lo stesso codice a fornire i 5 modi previsti dalla legge per rendere i tuoi beni impignorabili. Ossia porli sotto una “campana protettiva” e sottrarli all’esecuzione forzata. Vediamo quali sono.

5 modi previsti dalla legge per rendere i tuoi beni impignorabili: il fondo patrimoniale

Il più noto e praticato tra questi  5 modi previsti dalla legge per rendere i tuoi beni impignorabili è quello che risponde al nome di “fondo patrimoniale”. È uno strumento legale con cui uno dei due coniugi (ma non tra conviventi), o entrambi o un terzo (tipo un genitore) vincolano i beni ai soli bisogni della famiglia. Nel caso del soggetto terzo lo si può costituire sia con atto pubblico (ma occorre l’accettazione di entrambi i coniugi per la sua costituzione) sia con testamento. Sotto il suo scudo ricadono tutti i beni mobili registrati, immobili e i titoli di credito. Essi saranno di proprietà di entrambi i genitori, salvo diversa disposizione dell’atto notarile che lo redige. E destinati al solo soddisfacimento dei bisogni della famiglia.

Per cui su di essi si potranno rivalere e soddisfare solo quei crediti sorti a seguito delle necessità familiari. Tipo: spese per la casa, il Fisco, per il mantenimento dei figli, etc. Quindi il fondo tutela solo contro i debiti nati per esigenze diverse da quelli di origine familiare, ossia: le spese per investimenti o di natura voluttuaria. Esso è stato introdotto con la riforma del diritto di famiglia del 1975. Lo si redige dal notaio dimostrando a lui gli atti di provenienza dei beni; il costo oscilla sui mille euro. Può essere revocato nei 5 anni successivi alla sua costituzione se si dimostra che chi lo ha costituito è rimasto privo di altri beni pignorabili. In questi casi è evidente la “natura fraudolenta” di chi lo ha costituito, che per tale via intendeva sottrarsi alle legittime pretese dei creditori.

Secondo modo: il trust

L’altro dei 5 modi previsti dalla legge per rendere i tuoi beni impignorabili è un costoso istituto giuridico di natura anglosassone che ha la finalità di separare alcuni beni dal patrimonio di un soggetto. In questi casi i beni vengono affidati e lasciati gestire ad una persona terza (c.d. “trustee”) o da una società professionale (la c.d. “trust company”). Questi amministreranno il patrimonio che lo restituiranno al proprietario dopo un certo periodo, stabilito in sede di costituzione. È assolutamente legittimo (potrebbe implicare qualche rischio se non è noto il fiduciario) e di solito lo si attiva solo quando c’è di mezzo un ricco patrimonio.

Terzo modo: destinare i beni a una società

Chi invece detiene un’attività d’impresa potrebbe invece pensare a costituire una società con personalità giuridica alla quale assegnare i propri beni personali. È il caso classico di chi costituisce la S.r.l. unipersonale con tale obiettivo. Ossia sfuggire ai creditori intestando all’azienda tutti i beni personali che egli dispone. È come se avvenisse un passaggio di proprietà tra due soggetti dotati di personalità giuridica autonome e separate. Il costituente, soggetto fisico appunto, e la società costituita a tal fine. Tale “soluzione” garantisce contro l’esecuzione forzata da parte dei creditori della persona fisica ma non completamente contro quelli della società.

Quarto modo: il vincolo di destinazione

Strettamente connesso al precedente vi è quello del “vincolo di destinazione”. In questo caso il titolare di un bene immobile o mobile registrato può recarsi da un notaio e con atto pubblico apporvi su di esso uno specifico vincolo. Anche quest’atto notarile può essere revocato entro 5 anni.

Si pensi al genitore di un figlio disabile che in tal modo vuole realizzare uno specifico interesse meritevole di tutela speciale (tipo lasciargli la casa). Tale atto può avere durata massima di 90 anni oppure essere legato all’intera vita del beneficiario.

I 5 modi previsti dalla legge per rendere i tuoi beni impignorabili: intestazione del bene ad altra persona

Infine l’ultimo metodo legale di impignorabilità del bene può aversi mediante l’intestazione del bene ad altra persona. Anche esso può essere soggetto ad azione revocatoria nei 5 anni successivi alla sua costituzione. I beni destinati al terzo “sfuggono” alle pretese dei creditori del vecchio proprietario ma non del nuovo. L’intestazione del bene a terzi (quasi sempre è un familiare) di solito la si mette in piedi mediante la vendita o la donazione del cespite in questione. La via più seguita è quella della vendita, perché in tali casi risulta  più difficile per il creditore dimostrare la conoscenza dello stato di indebitamento del venditore. Circostanza che invece no viene richiesta nel caso della donazione. Anzi dopo appena un anno dalla donazione il creditore può trascrivere il pignoramento del bene intestato a terzi senza neanche una requisitoria.

Consigliati per te