I 3 frutti esotici di stagione sconosciuti ai più che dobbiamo assolutamente provare

kiwano

Ci sono dei frutti esotici di stagione che normalmente sfuggono al nostro sguardo sul banco vendita della frutta. Spesso non ci sono, è vero, ma altre volte sono presenti eccome solo che non conoscendoli non destano la nostra curiosità.

Una nota catena di retail specializzata nei prodotti freschi propone invece una sorta di classifica contenente frutti esotici provenienti dall’estero e che sono congeniali al periodo attuale perché ricchi di acqua, vitamine e sali minerali.

I 3 frutti esotici di stagione sconosciuti ai più che dobbiamo assolutamente provare

Tra gli altri ne scegliamo tre e il primo tra questi è il mangostano che proviene da una pianta tropicale che ha origine nel Sud-Est Asiatico. Ha la buccia violacea e la polpa molto densa, saporita e dolce che si avvicina un poco al gusto della pesca.

Questo frutto è ricco di fibre e carboidrati, quindi, ha un discreto valore nutrizionale. Inoltre contiene vitamine, calcio, potassio e ferro.

L’occhio di drago

Il nome originale è longan e ha origine nell’Indocina. Molto ricco di vitamina C, spesso viene utilizzato nella preparazione di marmellate, salse agrodolci, zuppe, succhi.

Particolarissimo per le proprietà calmanti e rilassanti, è anche considerato un buon antiossidante e per lo spiccato contenuto di vitamina C è molto utile per l’assimilazione del ferro.

Il melone africano

Tra i 3 frutti esotici di stagione sconosciuti ai più che dobbiamo assolutamente provare, c’è il kiwano detto anche melone africano. Il nome, però, non deve ingannarci perché se è vero che arriva dall’Africa, il sapore non ha nulla a che vedere con il melone ma rimanda ad un mix di banana e kiwi con una punta di aspro.

Contiene vitamina C e B, sali minerali e acqua. Ipocalorico, presenta una buona concentrazione di potassio.

Si tratta di leccornie e curiosità che in estate occasionalmente ci possiamo concedere per donare alla nostra tavola e ai nostri spuntini un tocco diverso e insolito e saggiare gusti nuovi. Per chi sospetta allergie o sa di averne ad altri frutti, è meglio procedere con parsimonia o evitare.

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