I 3 errori da evitare nell’uso dei contanti

Trasferire denaro all'estero

I 3 errori da evitare nell’uso dei contanti. Il Fisco controlla ormai ogni nostro trasferimento di denaro e il contribuente dovrebbe evitare almeno 3 errori grossolani nell’uso dei contanti. La circolazione di soldi liquidi e il passaggio di denaro di mano in mano è oggetto di controlli serrati che lasciano poco spazio a comportamenti illeciti. Certamente non avrete bisogno di riciclare denaro sporco dalla dubbia provenienza. E di sicuro non avete fretta di disfarvi di soldi in nero che non potete versare sul vostro conto corrente.

Tuttavia dovete conoscere alcune regole di base per evitare che la vostra ingenuità attiri le attenzioni dell’Agenzia delle Entrate. In un precedente articolo abbiamo spiegato a chi ci legge “Come spendere i soldi in contanti ed evitare i controlli del Fisco”. Ciò perché il denaro contante non rappresenta di certo l’incarnazione di Satana, ma occorre comunque prestare attenzione a come e quando utilizzarlo. Vediamo pertanto in una manciata di minuti quali sono i 3 errori da evitare nell’uso dei contanti.

I 3 errori da evitare nell’uso dei contanti

Dal 1° luglio dovrete prestare attenzione al versamento di contanti in banca soprattutto se si tratta di somme superiori ai 2000 euro. Il Fisco intende perseguire gli evasori fiscali e il riciclaggio di denaro sporco che la criminalità organizzata mette in circolazione. Il primo errore che non dovete commettere riguarda dunque il deposito di somme importanti sul conto corrente di cui siete intestatari.

Il secondo errore in cui dovete evitare di cadere consiste nell’effettuare più versamenti per depositare tutti i contanti di cui disponete. Anche frazionando l’importo da versare non si sfugge ai controlli dell’Unità di Informazione bancaria (Uif). Se in un mese, pur tramite numerosi versamenti, la somma di denaro che avrete deposito sul conto supererà 12.500 euro, l’Uif ne riceverà immediata comunicazione.

Il terzo errore che ingenuamente potreste commettere e che vi esporrebbe al rischio di sanzioni molto elevate riguarda i pagamenti in contanti. Quando ad esempio si è tenuti a versare un anticipo per l’acquisto di un bene o di un immobile si può utilizzare il contante? Secondo il dettato del Decreto legislativo n. 124/2019 il contribuente potrà pagare in contanti per somme non superiori ai 2000 euro. Ciò a partire dal 1° luglio prossimo quando i trasgressori della norma giuridica riceveranno sanzioni proporzionate alla somma di denaro oggetto di violazione.

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