I 2 segreti della ribollita toscana

verdure

È certamente una delle più famose minestre di verdura italiana. I segreti del suo successo sono 2, il pane casalingo ed il cavolo nero.

I 2 segreti della ribollita toscana

E ora dedichiamoci alla ricetta, ma attenzione ribollita non si nasce, si diventa. Realizzando la seguente ricetta, si avrà non d’emblée la ribollita, ma un’eccellente minestra di pane. Il giorno seguente rimessa al fuoco e fatta ribollire, si trasforma nella divina zuppa, quella tanto famosa.

E ora passiamo all’azione

Uniamo a 2 litri di acqua 300 gr di fagioli bianchi, 1 spicchio di aglio ed una ciocca di salvia. Lasciamoli “alla loro intimità” a fuoco basso per un’oretta.

Nel frattempo, da buone massaie, o massai a seconda dei casi, tagliamo gli ortaggi: una bella cipolla, una carotina, una costa di sedano ed una patata. Mettiamole in casseruola a fare amicizia per 15 minuti.

Uniamo alle verdure, quelle di stagione: bietola, verza ed il cavolo nero. Saliamo e copriamo. Lasciamoli “a chiacchierare” per 15 minuti, andiamo ad origliare ogni tanto, rimescolando.

È giunta l’ora di dedicarci ai fagioli bianchi: separiamoli dagli aromi e passiamoli al passatutto, meno che 2 cucchiai che mettiamo da parte.  Aggiungiamoli agli ortaggi e alle verdure, insieme al brodo q.b. e ad un cucchiaio di concentrato pomodoro, copriamo. Lasciamoli sobbollire un’oretta abbondante, diciamo un’oretta e mezzo e non ne parliamo più.

I 2 segreti della Ribollita Toscana

Uniamo i fagioli interi ed il pane casalingo (mi raccomando non casareccio che è romanesco) tagliato a tocchi, copriamo e lasciamo cuocere piano piano un’altra mezz’oretta.

A tavola? Si mangia?

Macché. La ribollita, come accennato, sarà tale solo il giorno seguente. La zuppa dovrà ribollire 20 minuti scoperta, intiepidita e bagnata da un filo d’olio.

Perché ribollita non indica il piatto, ma solo un modo di cuocere, ribollendo il giorno successivo.

E ora, finalmente, Buon appetito!

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