Hong Kong: potenziale cigno nero per le Borse

Hong Kong

 Hong Kong inizia a far paura. Nelle fasi come questa, in cui le Borse faticano a ritrovare direzionalità è corretto porre attenzione ai potenziali rischi.

Le tensioni tra la Cina e la ex colonia britannica sono sempre più forti e fonte di grande preoccupazione per Pechino che già si trova impegnata a risolvere altre grane.

La guerra commerciale con gli USA prima di tutto.

A seguire e forse in conseguenza di ciò anche la perdita di brillantezza dei principali dati macroeconomici cinesi.

Situazione che crea tensioni nel governo cinese perché già è stata attivata una potente manovra di sostegno.

Azione che al momento, forse proprio per la compressione causata dai dazi, non sta producendo gli effetti desiderati.

Indice Hang Seng in affanno

Evidentemente le tensioni sociali divampate ad Hong Kong non stanno piacendo per nulla agli investitori.

L’indice Hang Seng nel 2019 si posiziona agli ultimi posti come performances tra i vari listini.

Risultato che è maturato principalmente nell’ultimo mese con un -9,65% che ha di fatto portato in negativo anche la performances sui 12 mesi.

Risultato annuale che si è attestato ora a -9,50%!

Un dato che aumenta le preoccupazioni del governo cinese sulla situazione di Hong Kong e che potrebbe portare ad interventi drastici.

Dollaro: la buccia di banana?

Lo scivolone in grado di detonare sui mercati deriva, a questo punto, dal dollaro di Hong Kong.

Per contrastare gli effetti negativi della protesta infatti Pechino potrebbe decidere di agire sulla valuta locale.

Qualche analista ipotizza che da un momento all’altro potrebbe essere sospesa l’attuale politica del currencypeg.

Vale a dire il regime di tassi di cambio fissi che ancora il dollaro di Hong Kong al dollaro Usa.

Ricordiamo che lo status speciale di Hong Kong volge ormai al termine .

In teoria manca ancora più di un anno.

Ma se le proteste dovessero ulteriormente dilagare e divampare il currencypeg potrebbe essere rimosso.

E questa mossa  darebbe a Pechino un grandissimo vantaggio: infatti tutte le riserve valutarie in dollari USA accumulate ad Hong Kong entrerebbero anticipatamente nella disponibilità della Cina…

La svalutazione che potrebbe così colpire il dollaro locale e, a trascinamento, l’indice Hang Seng è facile da immaginare.

Ecco perché è una situazione da monitorare con grande attenzione!

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