Il piano cottura è l’elettrodomestico principe della cucina. Sul mercato ci sono in commercio vari tipi e di varie dimensioni, per cui sorge legittimo il dubbio sul come orientare la scelta. Esponiamo in questa sede un’utile guida alla scelta intelligente di un ottimo piano cottura.
La scelta finale ovviamente non può prescindere dalla considerazione dei vari parametri che entrano in gioco. Vediamoli.
Le dimensioni
Il primo, oggettivo, parametro è dato dalle dimensioni. Il piano cottura che dobbiamo comprare è infatti funzione diretta dello spazio disponibile sul piano d’appoggio del mobile in cucina. Generalmente la profondità è standard, mentre la larghezza può oscillare e variare tra i 30 e i 90 cm.
Numero dei fuochi
Con quanti fuochi acquistare il piano cottura? Sicuramente dipende dalle nostre abitudini. Con più fuochi disponibili si potranno cucinare più pietanze in contemporanea. Avere 4-5 fuochi sarebbe l’ideale per chi cucina costantemente o comunque per una famiglia di medie dimensioni.
Tipo di funzionamento: elettrico, a gas o a induzione
Questa è in realtà la scelta che dovrebbe anticipare tutte le altre. In commercio si trovano fondamentalmente piani cottura del tipo elettrico, a gas, o a induzione. Passiamoli in rassegna brevemente.
I piani di cottura del tipo elettrico sono oggi quasi in disuso e maggiormente indicati per le seconde case, quando l’utilizzo avviene di rado. Oppure quando non si ha il collegamento al metano per utilizzare il piano di cottura a gas. Sono dei modelli che hanno tempi lunghi sia di riscaldamento che di raffreddamento. La loro efficienza energetica è bassa, perché il calore viene in parte disperso. In compenso va detto che sono molto economici e facili da pulire. Alcuni modelli classici presentano inoltre le piastre elettriche, dove appoggiare la pentola. I modelli più moderni hanno anche il piano in vetroceramica.
I piani di cottura a gas
I piani cottura appartenenti a questa categoria hanno fuochi con diametri diversi e in numero variabile. Sono regolabili manualmente e visibilmente, oltre che economici ed efficienti. Tuttavia, l’acquisto e l’istallazione di questo tipo di piano cottura è subordinato alla possibilità di avere un allaccio alla rete di distribuzione del gas. Risultano più difficili da pulire, nel senso che tale operazione è più impegnativa rispetto a quanto non avvenga con gli altri tipi di piani cottura. In commercio ci sono modelli di ogni prezzo e variano dai modelli in acciaio Inox a quelli smaltati, o in vetroceramica, i soli più facili da pulire.
Infine, i modelli più recenti dispongono di alcuni dispositivi di sicurezza. Tra essi, l’arresto automatico del gas e il sistema obbligatorio di sicurezza (termocoppia), che funzionano in caso di spegnimento della fiamma. Oppure nel caso di traboccamento dell’acqua da una pentola. L’uscita del gas, in tal caso, viene interrotta in meno di 90 secondi.
Guida alla scelta intelligente di un ottimo piano cottura
Infine vediamo il piano cottura ad induzione. Questi tipi sono più efficienti e permettono una regolazione molto precisa del loro utilizzo. Raggiungono altissime temperature in tempi di riscaldamento molto ridotti. Risultano inoltre assai facili da pulire.
Tra le principali funzioni di cui vengono dotati, citiamo quella che consente di bollire l’acqua in pochissimo tempo. Oppure i sistemi di blocco e di spegnimento automatico, in caso di traboccamento di liquidi. La funzione anti-surriscaldamento, invece, spegne automaticamente il piano cottura al suo minimo surriscaldamento. È il caso classico della pentola lasciata vuota sul fuoco. Alcuni modelli infine si disattivano automaticamente, quando le pentole vengono sollevate.
Questi piani cottura sono realizzati in vetroceramica e non vincolano nella posizione di istallazione, così come avviene per i piani a gas. Sono i più costosi della gamma e necessitano di pentole specifiche con fondo ferroso. Sarebbero quelle con apposito il simbolo della serpentina, che indica appunto l’induzione elettromagnetica.
