La recente scelta dell’amministrazione Trump di alzare i dazi sulle importazioni dalla Cina ha di fatto riacceso la guerra dei dazi in corso tra i due Paesi.
Una guerra che già ora non sta producendo né vinti né vincitori.
Una battaglia che danneggia gli esportatori cinesi che i consumatori statunitensi.
Proprio quando l’accordo sembrava ormai vicino Trump ha riattizzato il fuoco.
Oggi però non vogliamo riparlare delle motivazioni personali che probabilmente lo hanno spinto a questa mossa imprevedibile dopi l’incontro col leader cinese.
Guerra dei dazi: trattative in corso
E’ pur vero che sia Washington che Pechino hanno compiuto gesti e dato disponibilità concrete per giungere ad un accordo, ma è altrettanto vero ora tutto pare nuovamente inceppato.
Sul tappeto sono rimasti sì pochi temi ma sono ritenuti critici e decisivi da entrambi i contendenti.
Usa e Cina crescita non a rischio
Come riportato da un report di Amundi questa situazione non dovrebbe avere ripercussioni sulla crescita di Stati Uniti e Cina.
Troppo forti le rispettive economie per essere piegate da una guerra sui dazi che rischia di essere a somma zero almeno proprio per USA e Cina.
Viceversa potrebbe essere proprio l’Europa a pagare il prezzo più salato.
Non parliamo poi della malaugurata ipotesi che Trump o i cinesi decidano di colpire anche l’UE e i suoi prodotti….
Guerra dei dazi : penalizzate le economie di Corea, Hong Kong e Taiwan
Certamente, vista la centralità economica della Cina e con la conseguente elevata influenza nella regione, l‘aumento dei dazi avrà un impatto significativamente negativo sull’area asiatica.
Certamente saranno penalizzate Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong, mentre l’India pare che potrà risultare meno colpita.
Come investimento da monitorare e ridurre ad underweight poniamo certamente l’automobilistico che rischia di essere il più colpito dalla guerra dei dazi.
In generale tutto il comparto industriale comunque tenderà a soffrire almeno fino a che gli ultimi fuochi della battaglia commerciale non si saranno spenti fornendo alle aziende i precisi riferimenti a cui guardare.
Molto colpiti risulteranno anche le produzioni agro-alimentari americane e a cascata potrebbero risentirne le quotazioni sia della aziende del settore quotate si direttamente le commodities del food.
Anche qui dunque un preciso underweight.
Il rischio di un sell-off sulle Borse in caso di excalation della guerra sui dazi è sempre possibile e non ancora incorporato pienamente nei prezzi di mercato.