Gros Pietro interviene sugli Npl: l’addendum proposto dalla Bce è scollato dalla realtà

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MILANO (Reuters) – Il tema dei crediti deteriorati delle banche europee e in particolare di quelle italiane va affrontato e risolto, ma l’addendum proposto dalla Bce è scollato dalla realtà.

Lo ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) Gian Maria Gros-Pietro a margine di un convegno a Milano.

“L’addendum affronta un tema importante e credo sia il momento giusto di affrontarlo e risolverlo, perché la massa di npl che ci sono in Europa e in particolare in Italia è un’eredità della crisi. Ora che la ripresa è cominciata, è il momento buono per passare oltre questa eredità”, ha spiegato Gros-Pietro.

“Lo strumento che è stato presentato con l’addendum, secondo la mia opinione, comporta qualche problema. Quello principale è che viene assegnato ai crediti non garantiti dopo due anni un valore nullo, che non è quello che risulta dalle nostre statistiche e dalla nostra gestione degli npl e per i garantiti dopo sette anni”, ha spiegato. “C’è uno scollamento evidente con la realtà, perché il valore del credito garantito dipende dalla validità della garanzia e non dal passare del tempo”.

Secondo Gros-Pietro, “che l’addendum avesse bisogno di una riconsiderazione era evidente nel momento in cui la Bce lo ha presentato per la consultazione. Era già nelle intenzioni della Bce di poterlo riconsiderare e ora abbiamo la possibilità di farlo tenendo presente che ci sarà un contributo della Commissione”.

“Noi abbiamo una nostra idea su come va affrontato nei limiti del possibile: riportando in bonis il debitore. Noi ne abbiamo riportati in bonis 67 mila in quasi tre anni e solo nei casi gravi e incurabili abbiamo ceduto i crediti e lo abbiamo fatto al valore netto di libro, che vuol dire che sui crediti veramente cattivi avevamo fatto accantonamenti adeguati”, ha concluso.

(Gianluca Semeraro)

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