Green Pass: si torna a scuola e al lavoro in presenza, tra regole e dubbi

Green Pass

Tutti in presenza a scuola da lunedì prossimo, con docenti vaccinati al 92% e studenti tra i 12 e i 19 anni vaccinati al 60%. Mentre il Commissario Figliuolo annuncia la copertura dell’80% degli italiani con almeno una dose di vaccino. Lo ha detto oggi alla Camera dei deputati il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Ma, regole a parte, restano molti dubbi sulle misure da adottare in concreto, anche nel mondo del lavoro. Vediamo come devono regolarsi le famiglie al grande rientro con la Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.

Anche se vaccinati, serve la mascherina

Ieri, lunedì 6 settembre sono tornati tra i banchi gli studenti di Bolzano. Dal lunedì 13 settembre poco meno di 8 milioni torneranno a scuola nella maggior parte delle regioni italiane. In Università si entrerà solo col Green Pass. Gli alunni dai 6 anni in su dovranno indossare la mascherina in aula, con la possibilità di non farlo in caso di classi con ragazzi tutti immunizzati. Ma alcuni virologi consigliano comunque di indossarla, anche se le classi-pollaio riguardano ormai solo il 2,8% delle scuole, gli istituti professionali nelle periferie.

L’utilizzo delle mascherine per gli alunni dai 6 anni in su è previsto dal decreto governativo del 6 agosto. La stessa legge stabilisce che si possa fare a meno dei dispositivi di protezione individuale in caso di classi composte da studenti tutti vaccinati. Ma la possibilità di discriminazioni tra classi e alunni con tampone o no è un fatto, dunque bisognerà rassegnarsi a tenerla.

Green pass: si torna a scuola e al lavoro in presenza, tra regole e dubbi

La verifica dei Green Pass per il personale dal 13 settembre sarà possibile con una piattaforma. Creata a tempo di record dal Governo insieme al Garante per la privacy, questa app creata da Sogei permetterà il controllo dei certificati dei docenti. Il Sistema informativo dell’istruzione (SIDI) sarà interconnesso con la Piattaforma nazionale digital green certificate (Pndgc). Gli 8.100 presidi italiani dovranno collegarsi ogni mattina al SIDI per scaricare l’elenco del personale identificato con un semaforo verde o rosso. In caso di bollino rosso, scatteranno gli approfondimenti sull’interessato, al quinto ci sarà la sospensione dal servizio e dallo stipendio. I docenti universitari ‘no vax’ per ora sono circa 150. Quindi, Green pass: si torna a scuola e al lavoro in presenza, tra regole e dubbi.

Per il Green Pass in azienda prove di dialogo tra sindacati e imprese

Intanto il Governo sta lavorando sulla terza somministrazione e sulla sicurezza sui mezzi di trasporto e sui luoghi di lavoro. Per gli statali si è già deciso di allargare l’obbligo del Green Pass. Invece per le imprese e i lavoratori privati ci vorrà qualche giorno perché arrivi una decisione. Bisognerà trovare una soluzione presto e in Parlamento, sottolineano vari partiti, a proposito di chi non è vaccinato. Bisogna stabilire chi deve pagare i tamponi da effettuare per chi entra a scuola o chi si reca in azienda. La richiesta oggi è che sia lo Stato farsene carico. Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, in visita al Supersalone del Mobile di Milano, per ora non ha dato conferme. “Per la ripresa delle attività economiche dobbiamo garantire condizioni di sicurezza” ha detto. “Per il Green Pass prevedo un’ulteriore ampliamento”.

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