Green Pass, quali regole e sanzioni per datori di lavoro e dipendenti nel pubblico e privato

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Fra meno di un mese scattano i nuovi obblighi previsti dal Decreto legge 127/2021 in tema di Green Pass nei luoghi di lavoro. Ma non tutti hanno ancora ben compreso come applicarli. E soprattutto che tutti i datori di lavoro, quanto i 23 milioni di lavoratori in organico in Italia, possono subire sanzioni rilevanti in caso di mancato svolgimento dei compiti che sono assegnati dalle nuove regole. Vediamo quali sono e soprattutto le sanzioni, con la Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.

Cosa succederà nella pubblica amministrazione

I dipendenti non vaccinati sono ancora 320mila. Un sindaco friulano no-vax ha trasferito il suo ufficio in un gazebo all’aperto, perché ha subito capito che il primo soggetto chiamato a esibire il suo Green Pass e attrezzarsi per gestire la procedura è il datore di lavoro, pubblico e privato. Gli imprenditori devono organizzarsi per gestire i controlli, farli funzionare in concreto e verificare che tutti rispettino le disposizioni. Ogni datore di lavoro, prima del 15 ottobre, deve definire un piano per l’organizzazione dei controlli e assegnare le deleghe ai soggetti svolgeranno le verifiche. Poi, a partire da quella data, e fino al 31 dicembre 2021, dovrà gestire ogni giorno l’accesso degli addetti.

Le violazioni previste

Insomma Green Pass, quali regole e sanzioni per datori di lavoro e dipendenti nel pubblico e privato? Vediamo ora quali sono le multe previste in caso di violazioni del DL 127/2021. In caso di violazione accertata da parte delle autorità, è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa da un minimo di 400 a un massimo di 1.000 euro. Tale importo raddoppia in caso di violazioni reiterate.

Senza Green Pass l’assenza è ingiustificata

Ecco invece cosa prevede il nuovo meccanismo: per il dipendente che non si atterrà alle nuove regole sono previste due tipologie di sanzioni. Chi si presenta senza Green Pass è considerato assente ingiustificato sino alla presentazione del certificato verde. Dunque durante l’assenza non ha diritto a percepire nessuna forma di retribuzione, compenso o emolumento.

Green pass, quali regole e sanzioni per datori di lavoro e dipendenti nel pubblico e privato

Ma c’è di più. Poiché tra le bozze e il testo finale del Decreto è scomparso riferimento alla sospensione, ecco cosa succede a proposito del rapporto di lavoro. Senza necessità di alcuna formalità o comunicazione, il dipendente privo di certificato verde non potrà accedere al posto di lavoro. Resterà dunque in assenza non retribuita fino a quando non tornerà con tale documento. Non sono previste perciò sanzioni disciplinari (il Decreto lo vieta espressamente) per la semplice mancanza del documento. Va escluso anche qualsiasi impatto sulla stabilità del rapporto. Il Decreto infatti riconosce il diritto alla conservazione del posto al dipendente privo di Green Pass.

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