Finalmente un primo passo. Il Governo Draghi ha deciso di vietare l’inchino a San Marco, esultano i veneziani e il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Le grandi navi da crociera con destinazione Venezia, dal primo agosto prossimo entreranno in Laguna attraverso il Canale dei Petroli. E non faranno più la passerella, neanche trainate dai rimorchiatori, davanti a Piazza San Marco, il Canal Grande e la Riva degli Schiavoni.
Si tratta solo di un piccolo cambiamento cosmetico, sostengono gli ambientalisti. Che puntano il dito anche sul risarcimento che verrà pagato alle multinazionali dello svago per non poter più godere di un diritto tanto scellerato.
Ma non basta. Questa soluzione non porterebbe abbastanza benefici per evitare la distruzione della Laguna. Vediamo oggi con gli Esperti di Turismo di ProiezionidiBorsa cosa effettivamente cambierà e cosa no.
Cosa cambia per il cuore della città
Grandi navi fuori dal Canal Grande ma la crociera a Venezia è salva. In effetti, andando a leggere bene il Decreto Grandi Navi, il Governo Draghi vieta ai colossi del mare di transitare nel bacino di San Marco, arrivando laddove finisce il mitico Canal Grande.
Dopo questo ingresso trionfale a Venezia, le navi da crociera fino ad ora si immettono nel Canale della Giudecca e raggiungono le banchine a loro assegnate trainate dai rimorchiatori. Ma non sempre va tutto liscio. Qualche anno fa una nave ha transitato troppo vicino ai Giardini della Biennale, creando un grande spavento.
Fra meno di un mese, dunque, il cuore della città finalmente sarà libero da rischi. E se si dovrà pagare qualche salata penale (coi soldi di tutti gli italiani, va detto) per contratti siglati anni e anni fa, pazienza. Dopo la tragedia del Giglio, questa scelta, caldeggiata pure prima, era da fare.
Facciamo pace con l’UNESCO
Il recente decreto ci permette di far pace con l’UNESCO, l’agenzia dell’ONU che aveva minacciato di mettere Venezia nella black list dei patrimoni mondiali in pericolo.
Per decenni abbiamo scampato il rischio di un guasto a bordo di una nave alta come tre palazzi. Un guasto come un incendio o uno scoppio, proprio durante il transito nel cuore della città. Nel passaggio davanti alla Chiesa di San Giorgio, a Punta della Dogana e a Palazzo Ducale.
Grandi navi fuori dal Canal Grande ma la crociera a Venezia è salva
Il passaggio delle navi dal Canale dei Petroli permette ai turisti di godere almeno a metà il fascino della crociera a Venezia. L’attracco è al solito posto, per ora.
Dunque, ci si può muovere con i vaporetti da e per il Canale della Giudecca. A San Marco si può comunque arrivare dal mare.
Gli ambientalisti battagliano perchè si tratta di una soluzione che definiscono “cosmetica”, che non risolve. Anche se arriva dal Canale dei Petroli, l’ingresso di una nave in Laguna è sempre una specie di maremoto per l’ambiente.
Prima o poi, in effetti, bisognerebbe trovare il modo di risolvere il problema con un porto esterno dedicato alle navi. E con treni veloci.