Governo in aula: le sfide dei prossimi mesi

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Ieri Conte ha tenuto il suo discorso alla Camera, per ottenere il voto di fiducia al suo governo.

Fiducia che puntualmente è stata accordata da questo ramo del Parlamento, dopo varie bagarre in aula, e dopo le repliche del premier.

Oggi è il turno del Senato.

Ma quali prospettive si aprono per il nuovo governo?

Il voto è così scontato?

Nei miei precedenti articoli su questi temi, avevo indicato, come particolare cartina di tornasole dei futuri equilibri politici il programma, su cui ieri Conte ha speso non poche parole.

Ma spesso è più importante quello che manca in un discorso, di quello che invece contiene.

E quindi ieri ho proprio voluto esaminare nel dettaglio il discorso, andando in particolare ad esaminare alcuni punti programmatici.

Certamente Conte si è speso molto sui vari temi, che riconducono ad una molteplicità di problematiche che il nostro paese deve affrontare, ma come una sorta di libro dei sogni.

Indicando più gli obiettivi, che non i modi per raggiungerli.

Più un’indicazione di temi, che di soluzioni.

Tutti vorremmo un’Italia più smart, una scuola più all’altezza dei tempi, una giustizia più equa e celere, ma come arrivare a tutto questo?

E’ un tipico modo di sorvolare sui problemi quello di definire obiettivi, ma non i mezzi per conseguirli.

E spesso tra le diverse forze politiche le differenze, non a caso, sono proprio più sulle modalità operative per attuare certi programmi, che non sugli obiettivi di un governo.

Ma, a parte queste considerazioni,  a mio avviso sono soprattutto tre i punti, assolutamente non definiti da Conte, ad evidenziare potenziali conflitti tra i partiti della maggioranza. Punti, infatti, sui quali Conte ha, probabilmente non a caso, sorvolato, proprio perché consapevole trattarsi di fonte di tensioni tra i partiti della maggioranza.

Esaminiamoli nel dettaglio.

TAV

Neppure una parola nel discorso.

Il neo ministro De Micheli, responsabile per le infrastrutture, nonché vicesegretario del PD, ha già affermato che la TAV si farà.

Tale dichiarazione ha, ovviamente, trovato la replica di alcuni pentastellati, che potrebbero peraltro anche non concedere la fiducia, nel caso il punto non si chiarisca.

Forse, se oggi il Senato vota la fiducia, tornerà poi un nuovo voto su analoga mozione in materia, che ha già diviso e contribuito alla fine del primo governo Conte?

Peraltro si tratta anche di rilevante tema sotto il profilo economico.

GIUSTIZIA

Che tutti vogliano una giustizia più rapida, mi pare scontato, non occorreva un discorso programmatico per ricordarcelo.

Ma in tutto questo, cosa ne sarà della riforma che abolirebbe la prescrizione penale dopo la sentenza di primo grado?

Anche questo, tema quanto mai divisivo nel passato governo.

Ora tra PD e pentastellati si troverà una quadra?

Il silenzio del discorso su questo tema ne fa dubitare.

GOVERNO E REVOCA CONCESSIONI AD ATLANTIA

Conte ha detto, nel suo discorso, che verrà attuata la procedura, ma non ha chiarito se con tale espressione intenda la procedura di revoca o una mera rivisitazione.

Anche questo tema di indubbio rilievo economico, oltre che politico, potrebbe provocare non poche difficoltà alla compagine del nuovo governo.

Ed ora, cosa ne sarà della concessione?

Verrà approvata una nuova concessione, sostitutiva, oppure si arriverà alla revoca?

Anche su questo, credo che un punto di convergenza sia molto difficile da trovare.

Oggi vedremo se con tutti questi punti irrisolti sul tavolo, il governo otterrà comunque la fiducia.

Ammesso che riesca, non riesco ad intravvedere un percorso agevole.

Se il governo otterrà la fiducia, l’auspicio è quindi che tale esecutivo possa durare almeno il tempo necessario per portare in porto i provvedimenti economici, di cui il paese necessita, a partire da quanto necessario a scongiurare l’applicazione delle clausole di salvaguardia ed i conseguenti aumenti dell’Iva.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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