Gli ultimi 3 anni non hanno dato molte soddisfazioni agli azionisti Ratti. Quando potrebbe diventare probabile un rialzo?

Ratti

Il probabile rialzo di cui avevamo parlato a fine dicembre 2021 purtroppo non è stato confermato dalla prova dei fatti. Ancora una volta, infatti, l’area 3,84 euro ha frenato l’ascesa delle quotazioni.Al suo raggiungimento le quotazioni sono immediatamente scattate al ribasso.

La cosa, però, non deve sorprendere. Infatti, gli ultimi 3 anni non hanno dato molte soddisfazioni agli azionisti Ratti. Basti pensare che, considerando la distribuzione dei dividendi, il titolo Ratti ha perso il 13% mentre il settore di riferimento ha guadagnato mediamente il 14%.

Cerchiamo, quindi, di capire quando potrebbe diventare probabile un rialzo sul titolo Ratti.

Prima di passare all’analisi grafica facciamo notare che dal punto di vista dei fondamentali il titolo Ratti non è molto ben messo. Qualunque sia l’indicatore utilizzato, infatti, il titolo risulta essere fortemente sopravvalutato.

Avvertenze

Prima di concludere diamo un’occhiata ai volumi scambiati giornalmente sul titolo. La media degli ultimi mesi vede un volume medio di circa 40.000 azioni scambiate settimanalmente. Ciò vuol dire una media giornaliera di 8.000 azioni per un controvalore di circa 25.000 euro. Fare, quindi, molta attenzione e non entrare sul titolo con somme ingenti. Si potrebbe rischiare, infatti, di movimentare da soli l’andamento del titolo con il rischio di rimanere incastrati.

Gli ultimi 3 anni non hanno dato molte soddisfazioni agli azionisti Ratti. Le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Ratti  (MIL:RAT) ha chiuso la seduta del 7 marzo in ribasso dell’11,43% rispetto alla seduta precedente a quota 3,1 euro.

Time frame settimanale

La tendenza in corso è ribassista. Con la seduta del 7 marzo, infatti, le quotazioni hanno raggiunto il I obiettivo di prezzo in area 3,23 euro. A questo punto una chiusura settimanale sui livelli attuali favorirebbe la continuazione del ribasso fino al II obiettivo di prezzo in area 2,58 euro. La massima estensione del ribasso in area 1,93 euro (III obiettivo di prezzo) potrebbe essere un obiettivo realistico nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 3,23 euro.

In figura è anche mostrata una possibile proiezione rialzista ottenuta assumendo che il minimo sia già stato segnato. In questo caso gli obiettivi più probabili sono quelli indicati in figura dalla linea continua rossa.

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