Gli scenari più probabili per il titolo Unicredit

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Sono esattamente due anni che il titolo Unicredit non viveva una settimana così da incubo con un ribasso settimanale di circa il 30%. In situazioni drammatiche come quella che stiamo vivendo andare a definire gli scenari più probabili per il titolo Unicredit, e non solo, è esercizio molto difficile. Soprattutto se si cerca di operare sui time breve/medio come quello giornaliero o settimanale.

In questi casi, infatti, conviene focalizzare l’attenzione sui livelli che nel lungo periodo potrebbero avere un ruolo chiave per l’andamento delle quotazioni. Per questo motivo abbiamo analizzato il time frame mensile e quello trimestrale.

Prima di procedere riportiamo quanto avevamo scritto nel report di inizio anno dove tracciavamo gli scenari più probabili per il 2022.

… la chiusura del primo trimestre 2021 ha dato il via a un rialzo che non accenna a indebolirsi. Al momento, quindi, non ci sono grossi ostacoli sulla strada che porta al raggiungimento degli obiettivi in area 15/16 euro. Quanto accadrà in prossimità di questo livello di resistenza, poi, sarà cruciale per il futuro del titolo. Il superamento dell’ostacolo indicato, infatti, aprirebbe al raggiungimento di area 20 euro e nel lungo periodo, time frame trimestrale, anche al raggiungimento di area 35 euro.

Solo una chiusura mensile inferiore a 11,223 euro metterebbe in crisi lo scenario rialzista di lungo periodo.

Gli scenari più probabili per il titolo Unicredit secondo l’analisi grafica

Il titolo Unicredit  (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 4 marzo in ribasso del 14,59% rispetto alla seduta precedente a quota 9,000 euro.

Le quotazioni hanno raggiunto l’obiettivo più probabile in area 15/16 euro e, complice il conflitto in Ucraina, è iniziato un forte ribasso che potrebbe avere la seguente evoluzione.

Come si vede dal grafico mensile l’obiettivo più probabile del ribasso in corso passa per area 8 euro. Una chiusura mensile inferiore a questo livello, poi, aprirebbe le porte a una continuazione ribassista fino all’obiettivo in area 4,4458 euro.

Come si interseca questo scenario con quello sul time frame trimestrale?

In questo caso il livello da monitorare con attenzione passa per area 8,7 euro. Una chiusura trimestrale inferiore a questo livello potrebbe aprire le porte a un’accelerazione ribassista fino in area 4,25 euro.

Poiché la chiusura mensile di marzo coincide con quella del primo trimestre, sarebbe molto importante che fosse superiore a 8,7 euro. In questo caso sarebbe molto probabile una ripresa del rialzo nel medio termine.

Time frame mensile

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Time frame trimestrale

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