Gli orsi stanno scappando dalla Borsa: è tutto oro ciò che luccica?

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Gli orsi stanno scappando dalla Borsa: è tutto oro ciò che luccica? Mentre la maggior parte dei singoli investitori sono concentrati su ieri, oggi e domani, il mercato è molto più avanti di loro, con un orizzonte temporale di almeno sei o nove mesi. Come si spiega altrimenti un rally del 35% nel NASDAQ e un rally del 33% nell’S&P 500? Tutto questo, inoltre, mentre la stragrande maggioranza delle economie mondiali sta appena provando a ripartire? Sembra proprio che gli orsi stiano scappando dalla Borsa.

Ma è tutt’oro ciò che luccica?

Questo mercato, sia quello che sia, non è nelle stesse condizioni del 2007-2009. Prima di tutto, la crisi non è né finanziaria, né economica, ma esogena. E non è una differenza di poco conto. In secondo luogo, la reazione delle banche centrali e dei governi è di una portata mai vista prima. Questo, chiaramente, è da mettere in conto, visto che una crisi che ferma le economie mondiali praticamente contemporaneamente non si era mai vista. I mercati, sempre avanti di un po’, come detto, non hanno tardato ad accorgersi della cosa. Hanno cominciato presto a rimbalzare, con largo anticipo rispetto all’effettiva ripresa dell’economia. È così che funzionano i mercati. Guardano al futuro di svariati mesi, in media circa 6-9 mesi.

Inoltre, in questo momento non è mai stato così vero che si tratta di un mercato di azioni e non solo di un mercato azionario. Vale a dire che i titoli di qualità stanno sovraperformando il mercato nel suo complesso. Quest’ultimo, come sembra guardando qualunque grafico, ha avuto il suo momento di capitolazione il 23 marzo. Da allora le cose sembrano cambiate. Ma lo sono davvero? Gli orsi stanno scappando dalla Borsa, ma è tutto oro ciò che luccica?

Gli orsi stanno scappando dalla Borsa: è tutto oro ciò che luccica?

Coloro che non credono che si sia toccato il fondo hanno bisogno di una caduta dei mercati azionari del 25% nel prossimo futuro. Forse potrebbe accadere se il coronavirus effettuasse una seconda, potente ondata, ma questo, al momento,  sembra un azzardo. Andiamo verso l’estate, e sembra proprio che il virus in pratica stia facendo il suo corso. E’ forse più plausibile una nuova caduta verso i vecchi minimi, senza superarli. La famosa “W”, che a volte si forma nei grafici quando notizie negative deprimono nuovamente i corsi azionari.Questo sembra un po’ più plausibile, ma nella migliore delle ipotesi è ancora una possibilità remota. Ci vorrebbe un motivo per cui le economie dovrebbero tornare a chiudere nel prossimo futuro, dopo la riapertura. E se le cose vanno come sembra, questo ha (fortunatamente) poche possibilità di succedere.

E come stanno gli orsi, in questa situazione?

Ovviamente negano tutto. Il mercato è drogato, gli sforzi finanziari fatti da banche centrali e governi sono insufficienti, i fallimenti delle imprese saranno moltissimi. Decine di milioni di persone sono senza lavoro, ed altri lo perderanno. I meno pessimisti dichiarano comunque con orgoglio che sono “tutti in contanti”, e fuori dal mercato, dopo aver perso un grande rialzo del medesimo. È come indossare un distintivo di cui sono orgogliosi. “No, non mi farò risucchiare da questo mercato orso” affermano. Nel frattempo, continuano a criticare coloro che approfittano di questo rally “indotto dalle banche centrali”. Beh, questa è l’essenza di un mercato, dopotutto: una differenza di opinioni.

Gli orsi scappano se arrivano i tori…

Molti investitori sono rimasti orgogliosamente in disparte durante il bull market degli ultimi 11 anni, perché è stato indotto dalle banche centrali Fed e nutrito da società che hanno riacquistato le proprie azioni (i famosi buyback). Al vostro portafoglio interessa davvero? I ricavi sono ricavi. Le azioni e gli indici seguono i ricavi. Finché questi sono in aumento, le azioni e gli indici li seguono come un branco di pesci segue le esche. Ecco perché il mercato si sta muovendo verso l’alto. Vede i ricavi scendere nel secondo e terzo trimestre di quest’anno, per poi iniziare a recuperare nel quarto trimestre e nel primo trimestre dell’anno prossimo. C’è ancora un bel po’ di strada da fare, ma è proprio lì che il mercato sta guardando. L’investitore medio individuale, invece, guarda a ieri, oggi e domani.

La definizione di un mercato toro è un trend di crescita primaria nel grafico di un indice importante, e di ricavi che si prevede cresceranno. In questo momento ci troviamo di fronte a un sicuro guadagno in termini di ricavi nel 2021 rispetto al 2020, e che continuerà a crescere ulteriormente. Perché non si può pensare che stia nascendo un nuovo mercato toro? Gli indici mondiali sono tornati in rialzo, il coronavirus si sta ritirando, le economie globali stanno riaprendo. E’ ovvio che si preveda che i guadagni ricominceranno a crescere nel 2021. In conclusione, il mercato sembra aver toccato il fondo, e che sia in corso un nuovo mercato toro. Un attento osservatore può trovare buoni spunti in un ambiente come questo. In effetti, aprile è stato il mese migliore del mercato dal 1987. Qualcosa vorrà pur dire, no?

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