Gli italiani non hanno più la propensione ad evadere

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Il Mef ha pubblicato la nota di aggiornamento del documento di economia e finanza. Sfogliando il rapporto, un dato che rimbalza subito agli occhi è il calo dell’evasione. Gli italiani non hanno più la propensione ad evadere come una volta. Il tax gap nel 2018, differenza tra imposta teorica e versata, si è ridotta di 5 miliardi di euro, rispetto al precedente anno. La riduzione maggiore si riscontra sull’imposta sul valore aggiunto. La contrazione è dovuta principalmente all’introduzione ed alla successiva estensione del meccanismo della scissione dei pagamenti. Nel 2018, la riduzione del tax gap ha fatto eccezione solo per Tasi e Canone Rai. Purtroppo, per questi due tipi di imposte, gli italiani hanno ancora la propensione ad evadere. Tuttavia,  diminuisce il divario tra teorico e versato sia dell’Irpef da lavoro autonomo e da impresa, sia dell’Irap ed anche dell’IMU.

Quanto ammonta l’evaso?

In media la somma presunta di evasione annuale è di 107 miliardi di euro. Scopriamo come si calcola. Si prende come riferimento base, per la parte relativa al sommerso economico, la stima dell’economia non osservata. Quindi si calcola  la somma tra la componente fiscale, pari in media a 96 miliardi e quella contributiva (presunta) a circa 11 miliardi l’anno. Da questo, si registra una pesante riduzione della propensione all’evasione. Infatti, tutte le principali imposte crollano di oltre 2 punti percentuali. C’è da stare allegri: dopo 7 anni si va sotto al 30%.

La fattura elettronica ha i suoi effetti

Altro elemento da valutare, l’Efattura, che aumenta lievemente il gettito. Nel Def 2020 i 1.6 miliardi indicati vanno oltre il gettito previsto. La fattura elettronica è stata introdotta  dal primo gennaio 2019. Infatti, all’interno del report, una sezione apposita è dedicata a questo strumento fiscale. Di conseguenza, si nota subito, che l’Efattura si è rivelata efficace nel contrasto alle pratiche evasive da omessa dichiarazione. L’amministrazione finanziaria offre in tempo reale la possibilità di ottenere informazioni. Alla luce di ciò, percò, c’è da stare allegri: gli italiani non hanno più la propensione ad evadere. Siamo fermi al 2018, in futuro si vedrà.

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