Gli investitori puntano sulle obbligazioni cinesi

Cina

Sei miliardi di dollari sono stati raccolti dalle obbligazioni governative della Repubblica Popolare Cinese. A sostenere gli gli acquisti sono stati  Fondi pensione, assicurazioni, desk bancari, casse di previdenza e fondi sovrani.

Nonostante i tempi di crisi, il continuo conflitto commerciale con gli Usa, gli investitori puntano sulle obbligazioni cinesi e  ripongono grande fiducia nell’economia del sol levante. Gli ordini infatti hanno raggiunto i 20 miliardi di dollari.

L’offerta è articolata in quattro tranche ed è un record assoluto per la Cina.

Perchè gli investitori puntano sulle obbligazioni cinesi?

 Questa propensione a guardare alla Cina da parte degli investitori è dovuta anche dal fatto che i rendimenti dei titoli di Stato di Germania e Giappone  (considerati appetibili e affidabili)  sono divenuti negativi. A metterci del suo anche la riduzione dei tassi dei titoli di Stato Usa spostando l’attenzione sul rendimento sul debito dei paesi emergenti.

Qatar e Arabia Saudita in passato hanno collocato sul mercato dei bond.

Pechino come si muove

La strategia di Pechino sembra quella di indebolire il dollaro, in modo da accumulare risorse. L’intesa tra Usa e Cina potrebbe giocare a favore di quest’ultima e nel contempo indebolire la moneta statunitense rispetto allo yuan. Il risultato per i cinesi sarebbe di pagare meno interessi sui bond. Una strategia nel breve termine che ad oggi resta solo una ipotesi visto il continuo conflitto tra le due potenze.

Il tallone d’Achille della Cina

Non gioca a favore dei cinesi il rallentamento economico, i profitti delle aziende sono diminuiti notevolmente, Questa situazione rappresenta rispetto agli Usa un tallone di Achille.

Chiusa Wall Street

I mercati intanto tirano il fiato visto che oggi inizia il lungo ponte del Thanksgiving Day. In Usa mercati chiusi e venerdì 28 novembre aperti per metà giornata. Succederà ben poco sui mercati azionari. Lo sguardo sarà più rivolto ai mercati europei dove il trend di breve non è ancora chiaro.

Piazza Affari ha chiuso ieri con il Ftse Mib -0,26% a 23.485 punti, con il resto d’Europa in ordine sparso e Wall Street nuovamente positiva.

 

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